L’aumento delle bollette di luce e gas potrebbe avere degli effetti catastrofici sulle finanze degli italiani. La soluzione c’è: il pellet di canapa.
Le spese per il riscaldamento aumenteranno anche per i possessori di stufa a pellet. C’è, però, un’alternativa ecologica che consente di risparmiare e, allo stesso tempo, di mantenere la casa al caldo.
Con l’arrivo del primo freddo, aumentano le preoccupazioni degli italiani per l’incremento del prezzo delle bollette, soprattutto di quelle del gas. L’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha comunicato gli aggiornamenti sul costo del gas. Dai precedenti 104,99 centesimi per metro cubo si passerà a 196,25 centesimi, con un aumento della materia prima di circa l’86%. La famiglie, dunque, spenderanno addirittura il 74% in più.
Si tratta, per il momento, solo di stime e bisognerà tener conto anche del fatto che, dal mese di ottobre, le bollette saranno mensili e non più bimestrali. Analizziamo, dunque, la questione e scopriamo in che modo si potrà risparmiare davvero sul riscaldamento.
Per maggiori informazioni, consulta il seguente articolo: “La stufa a pellet salverà da un inverno freddo e dispendioso o non conviene più?”
Sulla base delle informazioni pubblicate da ARERA, molti italiani stanno pensando all’utilizzo di combustibili alternativi e meno costosi, per sperimentare impianti di riscaldamento senza spendere un occhio della testa. E se, negli scorsi anni, la stufa a pellet era stata la soluzione più efficace in termini di costi e di impatto ambientale, ora non è più così.
L’aumento dei prezzi delle materie prime, purtroppo, riguarda anche il mercato delle biomasse. In seguito al conflitto in Ucraina, infatti, è salito vertiginosamente anche il costo del pellet. Se, finora, una sacchetta da 15 kg costava tra i 3 e i 5 euro, attualmente la spesa può aggirarsi anche intorno ai 13 euro. Per fortuna, ci sono delle interessanti alternative ed una, in particolare, sembra essere molto valida, anche se poco conosciuta: il pellet di canapa.
Ma quali sono i reali vantaggi derivanti dall’uso di questo combustibile? I primi produttori del pellet di canapa sono stati i canadesi, che hanno sviluppato anche il primo sistema di trasformazione. Ben presto, però, l’impianto si è diffuso anche in altri Paesi europei. In Italia, invece, si sta iniziando a parlare di tale prodotto solo nelle ultime settimane.
Si tratta di un combustibile con un elevato potere calorifero, ma ad un basso impatto ambientale; in altre parole, riscalda gli ambienti garantendo un certo risparmio economico. È ricavato dalla lavorazione del gambo della canapa, attraverso un processo che consente di separare i materiali presenti nel canupolo. I fiori e i semi, dunque, vengono stoccati e messi a seccare per alcuni mesi; infine, vengono tritati e pressati senza l’aggiunta di resine.
Se equiparato al pellet tradizionale, il pellet di canapa ha degli enormi vantaggi soprattutto in termini di resa. Ma ci sono anche altri benefici, primo fra tutti quello economico. L’utilizzo di questo combustibile, dunque, potrebbe realmente essere un’alternativa per combattere il caro bollette. Le emissioni di calore sono molto elevate, se confrontate con il materiale impiegato, e l’impatto ambientale è molto basso (le emissioni di CO2, infatti, sono minime).
Il sottoprodotto della combustione del pellet di canapa, inoltre, può essere impiegato come fertilizzante per il terreno, stoccandolo in profondità. Insomma, la canapa è un prodotto che inquina davvero poco e ha dei tempi di produzione molto più brevi rispetto a quelli del legno. Infine, produce poca cenere, non è corrosivo e non forma scorie.
Scopri come risparmiare, leggendo il seguente approfondimento: “Atteso un caro bollette da far paura? Per risparmiare bastano 2 semplici trucchi“.
Il motivo per il quale il pellet di canapa è, forse, la soluzione più economica in circolazione e l’unica, per il momento, a poter combattere il caro energia è la sua crescita veloce. La canapa, infatti, si produce in soli 5 mesi, a differenza del legno, che necessita almeno di 5 anni per crescere ed essere tagliato.
Le coltivazioni di canapa, poi, sono anche ecosostenibili e molto ricche di fibre. Il metodo di combustione si basa sulla pirolisi; viene, cioè, usata una bassa temperatura, che crea un gas che può essere bruciato subito, garantendo la massima efficacia, rispetto alla quantità minima utilizzata.
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