Ad alcune settimane dall’esito delle elezioni è interessante osservare come evolvano le percentuali delle preferenze di partito all’interno dei sondaggi politici.
Non mancano ulteriori stravolgimenti rispetto alle urne, sebbene si confermino alcune curva, sia in crescita sia in calo.
Una cosa sembrerebbe piuttosto chiara dalle ultime stime, il costante tracollo del Pd a picco, la nuova ascesa dei Grillini, la vetta di Meloni. I recenti sondaggi politici, difatti, parlano della continua salita di Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle. Giuseppe Conte sarebbe ormai a un passo dal sorpasso ai danni di un Pd piuttosto lacerato e a porsi come il vero antagonista della Meloni.
Gli ultimi sondaggi politici a cura di Swg, comunicati nella giornata del 10 ottobre dal Tg La7, lanciano un segnale preciso sull’imminente legislatura che aprirà i battenti tra un paio di giorni, la contesa politica si andrà a disputare tra due soli protagonisti, Giorgia Meloni e Giuseppe Conte.
Le stime non lasciano dubbi: dopo il boom conseguito nel corso della tornata elettorale tenutasi il 25 settembre, il partito di Giorgia Meloni sarebbe attualmente costantemente in crescita lambendo vette sinora mai sfiorate: vale a dire il 27,5%, all’incirca due punti percentuali in più in confronto al risultato decretato solo qualche settimana fa.
Anche al Movimento 5 Stelle le cose sembrerebbero girare in maniera più che positiva, a conferma del recente esito elettorale. Il partito di Giuseppe Conte sembrerebbe ormai destinato al probabile sorpasso a scapito del Partito Democratico, ormai in una fase di vera e propria eclissi.
Lievi saliscendi per i partiti ce inseguono le piazze d’onore, ossia Lega (ormai doppia cifra solamente un ricordo per Matteo Salvini) Forza Italia e l’accoppiata Azione-Italia Viva, con Carlo Calenda in ogni caso sempre più capofila della fazione dei moderati.
Leggero calo anche per Alleanza Verdi-Sinistra mentre le stime calcolate da Swg sono un’autentica beffa per +Europa, certificata al 3,1% dopo che al voto del 25 settembre il partito di Emma Bonino non ha superato il margine di sbarramento per un pugno di schede.
Le stime statistiche che vanno effettuandosi immediatamente dopo la tornata elettorale sono solitamente alterate dal fattore che gli addetti ai lavoro definiscono il “carro del vincitore”. Giorgia Meloni attendendo il beneplacito dal presidente Sergio Mattarella e di mettere a punto il nuovo governo, sembrerebbe proseguire nel suo momento d’oro.
Parimenti, stando alle cifre del sondaggio non si sarebbe fermata la fuoriuscita di voti dal Partito Democratico verso il Movimento 5 Stelle, con i dem che quasi certamente non si riuniranno a congresso per decidere un nuovo segretario per diverso tempo, almeno sino a marzo.
Giuseppe Conte, che si prepara a entrare per la prima volta in Parlamento nelle vesti di onorevole, potrebbe quindi innalzarsi a capofila dell’opposizione, con il dispiacere dei tanti potenziali attori desiderosi di interpretare un ruolo da protagonista nel Pd.
Ragion per cui Giorgia Meloni e Giuseppe Conte sembrano ormai destinati gli unici a duellare nella nascente legislatura, con Carlo Calenda pronto a vestire i panni del perfetto terzo incomodo.
Per tutti gli altri poco spazio, solo comparse e piccole parti.
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