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Come riscaldarsi in casa: il metodo della nonna non fallisce mai

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Il buon vecchio metodo tradizionale o la tecnologia, e ancora risparmio, soluzioni, idee a confronto: come riscaldarsi in casa

Come riscaldarsi a casa è una domanda che si pongono in molti, con idee e soluzioni diverse, più tradizionali o maggiormente tecnologiche, alternative e possibilità a seconda delle preferenze di ognuno.

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Con l’avvicinarsi dell’inverno il tema del riscaldamento in casa è sempre più centrale, una questione che in molti si pongono considerando il periodo che si sta vivendo tra crisi energetica, economica, aumento dei pezzi e caro bollette e via discorrendo.

Infatti, se da un lato l’attenzione, dei più freddolosi ma non soltanto, si sofferma sugli orari e la data da rispettare per accendere il riscaldamento, altrettanta attenzione va sul risparmio energetico, ovvero sulla riduzione di sprechi e dei consumi, considerando le bollette salatissime di questo periodo e in ottica cura dell’ambiente.

Tra le tante domande che ci si potrebbe porre, una riguarda il metodo per poter riscaldarsi in casa: meglio uno tradizionale o uno legato alla tecnologia?

Riscaldarsi in casa, metodi ed alternative: il quesito

Una lettrice ha inviato il seguito messaggio: “Buongiorno, la mia alternativa è molto efficace: ‘coprirsi con la coperta in casa’. Buona giornata”.

La nostra lettrice non ha tutti i torti, dal momento che sul riscaldarsi in casa un metodo efficace è rappresentato proprio dalla coperta. Ciò però porta ad un quesito che in tanti si pongono, ovvero sui metodi per riscaldarsi.

Dal momento che ve ne sono di tradizionali, per così dire, ed anche di tipo diverso, maggiormente tecnologici, come lo scaldino per le mani ad esempio.

Borsa d’acqua calda per riscaldarsi in casa: il metodo della nonna che non fallisce mai

Tra i metodi classici e funzionali che si hanno circa il riscaldarsi in casa e come farlo, vi è di certo la borsa d’acqua calda, ovverosia un contenitore di vari materiali che si può chiudere in modo ermetico.

Tale contenitore va riempito con acqua calda e talvolta è ricoperto di materiale tessile, così da poterlo appoggiare sulla parte del corpo che si intende riscaldare.

È un oggetto semplice, comune e ben noto, ma è anche uno strumento per riscaldarsi utilissimo, che fu inventato da Eduard Penkala, che la brevettò, in gomma, nel 1903, col nome di “Termofor“.

Quella che si trova oggi in commercio generalmente è fatta in gomma o PVC, oppure ancora se ne possono trovare – anche se con maggiori difficoltà – anche senza ammorbidenti chimici. In questo caso però le borse sono maggiormente rigidi e non flessibili.

Quella classica ha una forma di solito rettangolare e riesce ad ospitare sino a 2 litri d’acqua. Di recente, sono state oggetto di innovazioni particolari, come nel caso di borse rettangolo dalle minori dimensioni. Su per giù tra 0.2 e 0.8 litri. 

Oppure, se ne trovano anche dalla maggior grandezza, ad esempio sino 3 litri o maggiori. Altro aspetto innovativo riguarda poi la forma ad hot dog con lunghezza di ottanta cm. Si può avvolgere alla vita, ma risulta funzionale anche per il divano o per il riscaldamento del materasso. Così come si può condividere con un’altra persona.

Come usare la borsa d’acqua calda: con la coperta per riscaldarsi

È possibile impiegare la borsa d’acqua calda per riscaldare il letto ad esempio, o il divano, oppure il proprio corpo quando ci si trova seduti. C’è chi ne usa una o anche di più, da tenere magari – prestando attenzione e cautela per evitare il rischio di scottarsi e di ustioni – su alcune zone andando poi a riscaldare tutto il corpo.

Nel caso di impiego con coperta, si aumento il confort del calore, e si pensi ad esempio ad una persona seduta alla scrivania con una parte del corpo coperta. La borsa d’acqua terrà la temperatura per un periodo di tempo maggiore.

Borsa d’acqua calda e risparmio energetico

Un altro elemento da considerare quando si parla di borsa d’acqua calda riguarda il risparmio energetico.

Tanti sono i sistemi innovativi e tecnologici che si sono via via diffusi nel tempo, e si pensi a scrivanie e siede riscaldate elettricamente, cuscini riscaldanti attraverso le batterie e così via. Alternative valide seppur pur complesse della borsa d’acqua calda.

C’è chi si trova a proprio agio con sistemi ‘nuovi’ o comunque più recenti dal punto di vista tecnologico e chi invece preferisce i sistemi tradizionali. Molti avranno sentito parlare delle coperte elettriche, con tanti che ‘corrono’ ad acquistarla: non sempre però conviene e serve informarsi, qui per saperne di più.

Stando agli studi, emerge che i riscaldatori personali con un effetto simile a quanto fatto dalle borsa d’acqua calda, sono in grado di risparmiare gran quantità di energia. Per comprendere quanta energia sia risparmiare utilizzando le borse d’acqua calda può esser utile il caldo di quanta energia occorra per prepararne una.

Dal momento che quelle in gomma/PVC si possono riempiere soltanto sino a 2/3 del volume per impiegarle in modo sicuro e confortevole, si consideri una borsa da 3 L, che arriva a contenere sino a 2 l d’acqua.

Borsa d’acqua calda e sistema di riscaldamento

Occorrono 4,200 J per far salire la temperatura dell’acqua di un grado, quindi per 2 litri da 10 a 60 gradi, occorrono 420 kJ oppure 116.7 Wh.

Se si fa un confronto con la spesa energetica media per riscaldare casa, a gas, in Belgio, questo si attesta sui 20mila kWh/anno. Considerando che l’impiego è semestrale in media in tale Paese, la spesa quotidiana sarebbe di 109.6 kWh.

Un quantitativo che permetterebbe di scaldare all’incirca novecento borse d’acqua calda al giorno. Si immaginino 4 persone che convivino ed usino 2borse d’acqua calda ciascuno in modo simultaneo. Con ricarica ogni 2 ore nel corse della giornata, per un tot. di sedici ore. La spesa energetica nel totale sarebbe minore di quattro kWh.

Chiaramente con ciò non si intende rimpiazzare un sistema di riscaldamento centralizzato. In taluni casi, dove ad esempio gli inverni non sono molto rigidi e durano poco, ci si potrebbe limitare alla borsa d’acqua calda, mentre in altri casi si potrebbero usare insieme.

Come riscaldasi in casa con la borsa d’acqua calda: il tema sicurezza

Occorre ribadire che va prestata attenzione all’impiego della borsa d’acqua calda, che non sono privi di rischi. Va evitato, come viene consigliato, non superare ed impiegare l’acqua al punto di ebollizione, ma rischi possono esservi anche senza arrivare a tel punto.

Già con temperature maggiori di sessanta gradi l’acqua può portare ustioni e sino a ferite abbastanza gravi. Quindi è opportuno usare cautela e non impiegare acqua troppo calda, ma un temperatura che sia sufficiente a garantire il confort, pur dovendo magari riempirla più spesso.

Rischi legati ad acqua troppo calda possono riguardare l’eventuale versamento sulle mani, o eventuali perdite della borsa, dal tappo o dalle saldature. O, nel peggiore dei casi, potrebbe anche scoppiare andando a liberare 2 litri d’acqua calda a temperatura alta sul corpo.

Ciò potrebbe accadere, pur se le borse vengono costruite con determinati standard di qualità, ad esempio generalmente a causa dell’usura della stessa.

È importante sostituirle dopo un determinato tempo di impiego e conservarle in modo adeguato.

Questi alcuni dettagli generale in merito. Ad ogni modo è opportuno approfondire tutti i vari temi ed elementi per informarsi e saperne di più e per chiarimenti per eventuali dubbi, confrontandosi con esperti e soggetti competenti del campo.

E in ogni caso, al di là che si scelga un sistema classico o più tecnologico per riscaldarsi, è importante e fondamentale prestare sempre attenzione e cautela in ognuno dei casi. Agire in modo sicuro, scegliere marchi noti e optare per la qualità.

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    Tags: Risparmio

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