Rendere la porta di casa più sicura può risultare davvero molto dispendioso, ma alcuni bonus possono essere molto utili per risparmiare più del 50%: ecco di cosa sii tratta
Cambiare la porta della propria casa può risultare costoso e spesso si tende a rimandare una spesa tanto onerosa, ma vi sono due bonus che possono far risparmiare più del 50%: ecco di cosa si tratta.
Avere la porta della propria abitazione blindata può risultare davvero molto utile per evitare di incorrere in furti o altre spiacevoli sorprese che a cui si può andare incontro.
La Legge di Bilancio del 2022, però, ha deciso di andare incontro ai tanti cittadini che hanno necessità di acquistare una porta per la propria abitazione più sicura. Coloro che faranno tale acquisto avranno diritto ad un risarcimento del cinquanta per cento della spesa totale che saranno erogati in dieci rate (queste saranno annuali).
Secondo quanto riportato da edilizia.com, l’acquirente potrà ricevere un risarcimento pari al 50 per cento fino ad un massimo di 96mila €.
Il bonus in questione è quello sicurezza. Con questa tipologia di bonus però non sarà possibile cedere il bonus ad altre persone oppure chiedere al negoziante di applicare lo sconto sulla fattura.
Come ampiamente spiegato nel paragrafo precedente, è possibile sostituire la porta di casa propria ricevendo un’agevolazione sull’acquisto grazie al bonus sicurezza, ma è possibile ricevere un aiuto anche con il Bonus Ristrutturazione: ecco di cosa si tratta.
In pratica, è possibile ricevere tale bonus se l’acquisito della nuova porta rientra nella ristrutturazione di tutta l’abitazione. Tale bonus è stato introdotto con l’articolo 16 bis del DpR 917/86 ed è stato prorogato con la Legge di Bilancio fino al 2024.
Proprio come per il Bonus Sicurezza anche per quello Ristrutturazione è possibile un’agevolazione fino al cinquanta per cento del totale ed anche qui il limite è di 96mila euro in tutto.
Sarà possibile il recupero del credito con diverse modalità. La prima prevede dieci rate con cadenza annuale mentre il secondo vi sarà lo sconto direttamente in fattura. La terza modalità prevede di cedere il credito in questione o all’impresa che ristrutturerà l’abitazione oppure ad una banca.
Infine, con il bonus in questione è possibile anche avere un’agevolazione che riguarda le porte interne alla casa, ma anche in questo caso si potrà usufruire dello sconto se vi sarà una ristrutturazione di tutta la casa.
Com’è noto, è anche possibile ricevere un agevolazione per quanto concerne la ristrutturazione delle facciate: qui tutte le informazioni disponibili per il Bonus Facciate.
Sostituire la porta della propria abitazione non solo può rientrare nel Bonus Sicurezza e in quello Restaurazione, ma anche nell’Ecobonus.
L’Ecobonus, in particolare, è un incentivo che consente di migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. Nello specifico, per quanto concerne l’acquisto della porta di casa, è possibile ricevere un’agevolazione pari al sessantacinque per cento, l’importo massimo è di 30mila euro.
Tale Bonus, però, prevede che i soggetti intenzionati all’acquisto di una nuova porta per la propria abitazione, rispettino una serie di requisiti.
Secondo quanto riportato da edilizia.com, tra i requisiti che bisogna rispettare vi è che per ottenere tale bonus è necessario che le porte su cui si vuole ottenere l’agevolazione devono essere necessariamente da esterno. Un’altra alternativa è che le porte da cambiare si trovano in una zona da un lato riscaldato e dall’altro no.
È inoltre necessario che la porta da acquistare abba una certificazione di trasmittanza termica. Tale requisito è debitamente spiegato nel Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico allegato E.
In seguito, il Decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 14.02.2022 ha deciso il massimo della detrazione che dipende dai metri della porta che è stata cambiata.
Nello specifico, per ogni metro quadro è possibile avere una agevolazione pari a seicento sessanta euro se si tratta di una porta blindata che si trovano in abitazioni che ricadono in aree climatiche che vanno dalla A alla C. Vi è poi una agevolazione maggiore se si tratta di zone climatiche dalla D alla F. In questo caso l’agevolazione è di settecento ottanta euro per metro quadro.
Se si vuole ricevere tale bonus è essenziale inviare la comunicazione all’ENEA (entro novanta giorni) in modo da far sapere che i lavori in casa sono stati fatti. In questo caso, proprio come il quello precedente, è possibile cedere il credito, oppure ricevere una detrazione o ancora avere uno sconto direttamente all’acquisto.
I bonus per risparmiare sull’acquisto della porta di casa non sono terminati, infatti, è possibile utilizzare anche il Superbonus oppure il Sisma-bonus. In questo caso, l’agevolazione risulta essere ancora più conveniente in quanto risulta essere del centodieci per cento.
Per avere la possibilità di accesso a tali bonus, però, è necessario avere requisiti molto particolari.
Per quanto concerne il Superbonus è necessario che la porta di casa sia una parte dei diversi interventi fatti alla propria abitazione che vadano ad influire positivamente sull’efficienza energetica (tale efficienza deve migliorare di almeno 2 classi).
Il cambio della porta di casa dovrà quindi essere accompagnato ad uno degli interventi che si trovano all’interno del noto Decreto Rilancio.
Ci sarà una proroga per quanto concerne il Superbonus? Qui tutte le informazioni in merito alla proposta.
Oltre al Superbonus spiegato nel paragrafo precedente, vi è anche il Sisma-bonus. Tale bonus riguarda le abitazioni che ricadono in una zona ad alto rischio sismico e di conseguenza i lavori fatti agli edifici devono mirare esclusivamente a migliorare la resistenza al terremoto dell’edificio stesso.
In questo caso, a differenza del Superbonus che mira al miglioramento dell’efficienza energetica, qui è possibile ricevere un ammortamento completo dei costi di ristrutturazione se tali interventi sono mirati al miglioramento della resistenza ai terremoti; solo in questo caso è possibile ricevere l’agevolazione anche per la porta di casa.
L’utilizzo dei bonus elencati può risultare davvero molto utile, ma per essere sicuri di potervi accedere è necessario presentare la documentazione giusta: ecco come fare.
Per i bonus elencati è necessario inviare la domanda prima di cominciare i lavori alla propria abitazione. È primario inviare una SCIA oppure una CILA al comune dove si intende fare i lavori e fare le opportune verifiche affinché tale domanda sia protocollata.
Per i bonus in questione è necessario fare tutti i pagamenti con il bonifico parlante cosicché sarà possibile registrare i riferimenti normativi, l’importo pagato ed anche quali sono i riferimenti della fattura.
Inoltre, grazie al bonifico parlante è possibile anche registrare le generalità di chi richiede il bonus, la regione sociale ed infine la partita IVA di chi effettuerà i lavori.
Oltre ai documenti descritti, è necessario anche presentare la visura del catasto risguardante l’immobile in cui saranno effettuati i lavori e la documentazione di chi vuole effettuare i lavori. Non solo, infatti, è necessario anche presentare le varie fatture delle spese effettuate.
Indispensabile è custodire tutta la documentazione così che, in caso di controlli, sarà possibile esibire tutte le fonti all’Agenzia delle Entrate. Per maggiori è importante consultare le norme di riferimento.
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