Gli aumenti delle tariffe di luce e gas spingono sempre più persone a installare un impianto fotovoltaico per risparmiare sulle bollette.
Le proposte per tenere sotto controllo gli aumenti delle bollette di luce e gas sono numerose. Si ricorderà la diatriba del metodo di cottura a fuoco spento che ha tenuto banco questa estate.
Ma con questi accorgimenti si possono risparmiare fino a 200 euro annui anche se la scelta più saggia è installare in un impianto fotovoltaico con batteria di accumulo. Si tratta di un proprio e vero investimento i cui benefici in bolletta si vedranno a lungo termine. Attenzione, però, a non scegliere fornitore che offrono “lucciole per lanterne” e a non trovarsi al centro di una probabile truffa.
“Gent.mi salve, circa tre anni fa mi è stato offerto da Esergetica s.r.l un impianto fotovoltaico da 7,2 kW con batteria di accumulo da 10 kW e con annessa pompa di calore. Hanno assicurato che il posto andava bene e, quindi, sono venuti due tecnici diversi e hanno avallato il tutto dicendo che si poteva fare e usufruire di uno sconto subito in fattura. Ho accettato e pagato.
Dopo circa un anno sono iniziati i lavori; sono venuti in più riprese e con squadre diverse ogni volta. Poi, quando è stato montato l’impianto è stata sostituta la batteria perché aveva degli elementi non più funzionanti (questo bene). Quindi è stata messa la pompa di calore Vaillant e in provincia di Belluno nessuno era un grado di fare la prima accensione. È stata obbligata dalla Vaillant una azienda del posto, ma non sapeva come e cosa fare: sono venuti 5 volte per fare la prima accensione.
Sembrava tutto a posto, invece l’impianto fotovoltaico non riusciva a sopperire al consumo della pompa: specifico senza riscaldamento ma solo per acqua calda perché non abbiamo ancora l’impianto di riscaldamento. Per farla breve, la pompa di calore non è utilizzabile e in caso di blackout siamo in “braghe di tela” perché non hanno fatto l’impianto con inverter apposito, come invece da me sempre richiesto.
Alla fine, mi sono stati chiesti altri 2mila euro per fare l’impianto anti-blackout e altri 2mila euro per sistemare l’impianto della pompa di calore: mai dati e mai fatti. Notare che la cessione alla GSE mi ha fruttato fino ad ora circa 70 euro. Sono basita. Cordiali saluti.”.
In pratica, il Lettore ha speso migliaia di euro per un impianto fotovoltaico malfunzionante. Il consiglio che possiamo dare al nostro Lettore è rivolgersi a un’associazione dei consumatori o un avvocato per cercare di ottenere un risarcimento.
Purtroppo, il settore è pieno di professionisti che pensano al loro interesse e non a quello del cliente. Bisogna perciò essere preparati e informati almeno sui concetti principali dell’utilizzo di un impianto fotovoltaico.
Per prima cosa è importante capire la differenza tra impianto con pannelli fotovoltaici e quello con pannelli solari. Il primo è un impianto che tramite il calore del Sole produce energia elettrica gratuita che può essere utilizzata per gli elettrodomestici. Invece, i pannelli solari producono acqua calda da utilizzare per uso domestico (sanitari) o per il riscaldamento.
Scegliere il giusto impianto fotovoltaico da installare comporta delle decisioni importanti poiché si tratta del proprio denaro e del modo in cui non sprecarlo ulteriormente.
Ad esempio, scegliere un’offerta in cui è presente una batteria di accumulo non sempre è conveniente anche perché il risparmio è sulle spese accessorie (quota di tasse, oneri e trasporto), ma per recuperare l’investimento occorre molto più tempo. Inoltre, affidarsi a fornitori con nomi importanti non è sempre positivo perché questi, di solito, appaltano i lavori a ditte che non sempre si concentrano sugli interessi dei propri clienti. Tra l’altro, i danni di un errata installazione del fotovoltaico ricadono sempre sul cliente che da solo dovrà poi trovare una soluzione.
Poi, forse non tutti sanno che lo scambio sul posto non si attua più. Di cosa si tratta? È un incentivo statale che viene abbinato con l’installazione degli impianti fotovoltaici: l’energia elettrica prodotta in più “ritorna” al GSE (Gestore dei servizi energetici) che ricompensava con una specie di cashback. Attualmente se si immette nuovamente l’energia in rete il pagamento sarà di pochi “spiccioli”.
Inoltre, con l’entrata in vigore di un nuovo decreto l’energia prodotta in più sarà pagata sulla base del prezzo PUN (prezzo unico nazionale), ovvero del prezzo dell’energia stessa acquistata sul mercato della Borsa elettrica italiana (IPEX – Italian Power Exchange).
Un professionista serio dovrebbe conoscere tutti gli aspetti della sua professione, anche quelli noiosi come i cambiamenti delle varie normative.
Infine, però, concentrarsi sulle tariffe e sui valori dell’energia in vigore oggi è sbagliato perché il fotovoltaico, come abbiamo detto più volte, è un investimento a lungo termine e i prezzi possono cambiare continuamente.
Raccontaci una truffa subita o se si ha il dubbio di vivere una situazione di raggiro o frode. Il team si avvale di Esperti che potranno consigliare cosa fare per tutelarsi. Inviare una mail con i propri dubbi o quesiti qui: Segnalazione truffe
È attivo il Bonus televisione, per sostituire il vecchio modello con uno di ultima generazione.…
È cominciata la settimana di sconti folli nei negozi e sugli e-commerce. Ecco la guida…
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
Anche i disoccupati che svolgono lavori occasionali hanno diritto all'indennità NASpI, ma devono rispettare precisi…
Ci sono tantissimi benefici per le persone più anziane, che spesso necessitano di maggiori tutele.…
Per non ricevere penalizzazioni sull'assegno pensionistico è fondamentale scegliere accuratamente la tipologia di trattamento. Nel…