Abbiamo tutti l’abitudine di tenere in tenere in carica il Cellulare tutta la notte, ma forse non sappiamo quanto ci costa.
È proprio il caso di dire che purtroppo oggi dobbiamo staccarci da tutto, per poter risparmiare qualche euro in bolletta. Ma non è detto che sia un male.
Lo stiamo ascoltando e leggendo fino all’ossesso: dobbiamo risparmiare. O meglio, consumare di meno. O ancora, limitare l’uso dei dispositivi energivori.
Ormai, sembra che usare la corrente elettrica equivalga a fagocitare una risorsa che – ricordiamocelo – fino a ieri e disponibile. Costosa magari, e non gratuita, ma disponibile. Oggi questa risorsa non c’è più. O meglio, non ce n’è per tutti in egual maniera. E probabilmente sarà ancora peggio nei prossimi mesi.
La soluzione? Distaccare i dispositivi, gli elettrodomestici, anche quelli più utili come la lavatrice. Ma anche distaccarsi, da quella che forse era diventata una “dipendenza eccessiva”. Possiamo sfruttare il momento storico per riprenderci un po’ d’aria (quella era gratis, fino all’avvento delle mascherine). Per cambiare alcune abitudini. Non tanto – o non solo – per risparmiare.
Tra i numerosi suggerimenti che ci arrivano costantemente, c’è anche quello per ridurre la bolletta usando in modo diverso il caricabatterie. Ecco perché, e cosa è meglio fare.
Come dicevamo all’inizio dell’articolo, sicuramente ognuno di noi, la sera, attacca il cellulare al caricabatterie. Ce lo tiene tutta la notte, così da sentire la sveglia la mattina. Una curiosità: fino a qualche anno fa, i cellulari suonavano la sveglia anche da spenti. Adesso, se vogliamo usare questa funzione, dobbiamo tenere lo smartphone sempre acceso. Quantomeno in stand-by.
Ciò fa consumare corrente elettrica. Ma anche da spento, un cellulare in carica consuma. Vogliamo sapere quanto? Ebbene, secondo alcune medie (che ovviamente non valgono per tutti i telefoni) siamo intorno a 2,24W. Che sale a 3,68W se usiamo il cellulare mentre è in carica. Questi consumi si riferiscono ad una notte intera.
Perché dobbiamo ricordare che il tempo che serve per farlo arrivare al 100% è molto inferiore. Bastano infatti 2 o 3 ore soltanto. Inoltre forse non tutti sanno che non è molto “salutare” per il telefono stesso stare in carica oltre il tempo necessario. La batteria si esaurisce più velocemente, e talvolta possono verificarsi anche guasti e/o incendi al dispositivo.
Tenere tutta la notte il cellulare in carica dunque, fa male. Alle tasche in primis. Ma non è solamente questo. Ormai siamo diventati “completamente dipendenti” dal telefono. Dobbiamo ammetterlo. Arriva una notifica e controlliamo subito, e poi i messaggini, le email, i social, gli audio eccetera. Subiamo uno stimolo continuo, di giorno e anche di notte.
Certo ognuno è libero di usare il cellulare come vuole, ma forse distaccarsi un attimo dalla corrente potrà avere anche i suoi effetti positivi. Possiamo ricaricare il cellulare solamente per le 2-3 ore necessarie, durante il giorno. E magari, di notte, lasciarlo proprio in un’altra stanza. Ritornare alla classica sveglia-orologio. Il risparmio i bolletta sarà assicurato. E forse anche un po’ di relax in più.
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