In taluni casi e in determinate condizioni, la pensione di reversibilità può esser incrementata: in quali casi, quando e dettagli
Quando si parla di pensione di reversibilità, tema rilevante, sono tanti gli elementi che catturano l’attenzione: in alcuni casi e nel rispetto di determinate condizioni, può esservi un incremento, per le vedove, di più di cinquanta € al mese. Quando, casi e dettagli a seguire.
La pensione di reversibilità è una misura garantita da INPS ai coniugi superstiti dei pensionati defunti oppure a determinati familiari del medesimo pensionato. Altri soggetti, nel momento in cui vi sia l’assenza del coniuge, o quando i familiari fossero minorenni o ancora avessero condizioni di disabilità dalla particolare gravità.
La reversibilità e disabilità sono concetti che si incontrano in un’altra misura che non tutti conoscono nel dettaglio. Si tratta dell’assegno di vedovanza.
Una specie, per così dire, di maggiorazione erogata ai coniugi superstiti del soggetto scomparso insieme alla pensione di reversibilità. Occorre tener presente che non spetta a tutte le vedove, vi sono aspetti e condizioni al riguardo da conoscere.
Tema rilevante, la pensione di reversibilità, che qui si può approfondire nei dettagli. Una misura erogata al coniuge superstiti nel caso di decesso di un pensionato. Qualora il decesso coinvolga un lavoratore, si fa riferimento alla pensione indiretta.
Quest’ultima in particolare spetta allorquando il soggetto scomparso ha quantomeno 5anni di contributi previdenziali versati. In merito alla pensione di reversibilità, come detto in alcuni casi si può aver accesso anche all’assegno di vedovanza.
Una somma in più la cui erogazione alla vedova arriva quando quest’ultima versa in una condizione di particolare difficoltà fisica o mentale.
La pensione di reversibilità è una misura garantita dallo Stato per consentire alla vedova la possibilità di vivere una vita dignitosa. Lo Stato consente a coloro che avessero problemi di invalidità dalla particolare gravità, anche la possibilità di una maggiorazione degli importi.
In sintesi, qualora la vedova a cui spetta la pensione di reversibilità fosse disabile al cento per cento e beneficiasse dell’assegno di accompagnamento, avrebbe diritto anche a tale somma in più.
Dunque, si può dire che l’assegno di vedovanza è un emolumento in più sula pensione di reversibilità, con l’importo al riguardo che è di 635€ all’anno all’incirca, si legge. Ovverosia, 52,91€/mese circa l’assegno per vedovi con redditi sino a 28.659,41€ l’anno.
Gli importi calano poi a 19,59€/mese nel caso di redditi sino a 32.148,87€ all’anno. Nel caso i redditi siano maggiori di 32.148,87€ all’anno, il diritto alla maggiorazione viene meno.
I soggetti interessati potrebbero presentare domanda ad INPS al riguardo, con la ricostituzione di pensione, si legge.
Tra gli allegati, la documentazione medica inerente la disabilità, col certificato del medico di base su modello SS3. Così come, si legge ancora, magari la copia dei verbali delle commissioni mediche ASL che hanno dato conferma della condizione.
Questi alcuni dettagli generali rispetto alla misura, che si può approfondire qui. È bene ed opportuno, ad ogni modo, informarsi anche tramite confronti con esperti del campo e professionisti del settore per chiarire eventuali dubbi e saperne di più su requisiti, condizioni, documentazione e altri aspetti importanti in merito.
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
Anche i disoccupati che svolgono lavori occasionali hanno diritto all'indennità NASpI, ma devono rispettare precisi…
Ci sono tantissimi benefici per le persone più anziane, che spesso necessitano di maggiori tutele.…
Per non ricevere penalizzazioni sull'assegno pensionistico è fondamentale scegliere accuratamente la tipologia di trattamento. Nel…
Chi affitta in nero un immobile rischia sanzioni molto severe in caso di controlli fiscali.…
L'Agenzia delle Entrate ha avviato una nuova campagna di controlli grazie a un nuovo algoritmo.…