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Economia

Nuovi requisiti per l’assegno di maternità: si amplia la platea dei destinatari

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L’assegno di maternità è una prestazione economica destinato alle donne (o ai padri) per ogni figlio nato, adottato o in affidamento.

Può essere erogato dallo Stato (come prestazione previdenziale) oppure dai comuni (come prestazione assistenziale): l’assegno sarà comunque pagato dall’INPS.

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Si tratta di un aiuto verso quei genitori che si trovano in difficoltà e l’importo cambia ogni anno per la rivalutazione sulla base dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo.

Per quanto riguarda i beneficiari, bisogna specificare che per ricevere l’assegno di maternità erogato dallo Stato i genitori devono essere lavoratori atipici o discontinui. Questo perché non hanno abbastanza contributi per richiedere l’assegno di maternità ordinaria. Invece, l’assegno erogato dai comuni è destinato a chi ha un ISEE molto basso.

Nuovi requisiti per l’assegno di maternità statale: si amplia la platea dei destinatari

L’assegno di maternità spetta ai cittadini italiani, comunitari e non comunitari in possesso del permesso di soggiorno per soggiornanti di lunga durata.

In quest’ultimo caso, però, la legge 238/2021 ha modificato i titoli di soggiorno per i cittadini dei Paesi non comunitari. Poi, con il messaggio numero 3656 del 5 ottobre 2022 l’INPS accoglie e chiarisce i nuovi requisiti per accedere all’assegno di maternità. In tal modo si amplia anche la platea dei beneficiari.

Nel messaggio l’INPS elenca i destinatari riguardo ai titoli di soggiorno in Italia, ovvero possono richiedere l’assegno di maternità i:

  • familiari titolari di carta di soggiorno con “Carta di soggiorno per i familiari del cittadino comunitario non aventi la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione europea” (articolo 10 del D.lgs n. 30 del 2007);
  • familiari titolari di carta di soggiorno con “Carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro” (articolo 17 del D.lgs n. 30 del 2007);
  • titolari di permesso di soggiorno ed equiparati ai cittadini italiani che “[…] sono equiparati ai cittadini italiani esclusivamente gli stranieri titolari di permesso unico di lavoro autorizzati a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, nonché gli stranieri titolari di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzati a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi” (articolo 41, comma 1-ter, del D.lgs n. 286 del 1998);
  • titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.

Inoltre, seno previsti sia per la madre sia per il padre ulteriori requisiti come specificato nella circolare numero 143 del 16 luglio 2001 nei punti 2 e 3.

Di quanto sarà l’importo?

Per il 2022 l’assegno di maternità per ogni figlio è pari a 2.183,77 che però, come detto in precedenza, varia di anno in anno in base alla rivalutazione dell’indice ISTAT.  L’importo spetta intero se il richiedente non ha nessuna altra tutela economica, altrimenti sarà erogata a integrazione del reddito.

In caso di parto gemellare o di affidamento e adozione plurimi, l’importo dell’assegno sarà moltiplicato per il numero di figli nati, adottati o affidati.

Infine, ricordiamo che la prestazione è riconosciuta dalla nascita (adozione, affido) fino ai 6 anni di età del minore. Il limite si alza a 18 anni in caso di adozioni o affidamenti internazionali.

Come richiedere l’assegno

La domanda per l’assegno di maternità dello Stato deve essere presentata in modalità telematica all’INPS attraverso uno dei seguenti servizi:

  • online accendo con SPID, CIE o CNS;
  • Contact center: chiamando il numero verde gratuito da rete fissa 803164 oppure al numero di rete mobile 06164164;
  • patronati.

Infine, alla domanda devono essere allegati i seguenti documenti: documento di identità o permesso di soggiorno del richiedente; certificato di nascita (o autocertificazione) del bambino; altre certificazioni e documenti elencati nel modulo di domanda e reperibili nell’area riservata INPS.

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