Dire addio alle cartelle esattoriali, i piani del nuovo esecutivo piacciono ai contribuenti. Scopriamo di più sulla possibile tregua fiscale.
L’idea è di cancellare le cartelle sotto i 3 mila euro per dare una boccata di ossigeno ai cittadini e di concedere sempre la rateizzazione.
La fase di formazione del Governo si avvia verso la conclusione. Una volta terminati i passaggi di rito inizierà il vero lavoro per il nuovo premier e i partiti. Gli obiettivi da raggiungere sono molteplici e le questioni che esigono chiarimenti numerose. Tra i temi che dovranno essere affrontati il prima possibile il caro energia, l’inflazione, gli stipendi, le pensioni. E questo sarà solo l’inizio. Tra i vari progetti usciti fuori in campagna elettorale citiamo l’idea di una nuova tregua fiscale che interesserà i debitori con cartelle esattoriali scadute e i prossimi avvisi di pagamento. L’intento del Governo è quello di ristabilire la fiducia tra Fisco e cittadini attraverso una sanatoria del tutto simile a quella messa in atto dall’ex esecutivo Draghi.
Il progetto è di far scattare una rottamazione delle cartelle che aiuti i debitori a risvegliarsi da un incubo. Lo sconto fiscale riguarderebbe alcune tipologie di debiti e lo stralcio completo delle cartelle entro una certa somma. Le linee guida potranno essere definite solo a Governo ultimato ma, al momento, è possibile ipotizzare cosa accadrà.
In primis dovrebbe esserci un forte taglio sulle sanzioni applicate a chi non paga in tempo i debiti. Inoltre, la rateizzazione dovrebbe essere sempre applicabile per ogni tipo di importo. Accanto a queste voci circola, poi, il piano di uno stralcio delle cartelle fino a 3 mila euro nella misura dell’80% e del 100% per importi sotto i mille euro. Significherebbe pagare molti meno soldi (il 10 o 20%) rispetto la somma originariamente dovuta.
Se fino ai 3 mila euro si potrebbe approfittare di grossi sconti o cancellazioni totali, per le cartelle di cifre superiori i vantaggi riguarderebbero una riduzione delle sanzioni applicate ai ritardi, un 5% del totale a titolo di imposta unica forfettaria. La somma rimanente, poi, verrebbe rateizzata per un periodo massimo di dieci anni.
I contribuenti in questo modo potrebbero affrontare i pagamenti con maggior tranquillità e il Fisco avrebbe la sicurezza di recuperare i soldi aumentando le entrate. Si stima l’invio di cartelle esattoriali per i prossimi mesi nella misura di 13 milioni di euro. Difficilmente i debiti verranno restituiti tutti e subito senza una tregua fiscale. Da qui la necessità di un alleggerimento della pressione fiscale sui cittadini che comporti vantaggi per tutte le parti in causa.
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