Il nuovo vaccino per il Fuoco di Sant’Antonio è particolarmente efficace. Per questo motivo, è opportuno provvedere, per evitare i rischi della malattia.
Il Piano Nazionale per le Vaccinazioni ha iniziato una campagna di sensibilizzazione per informare sui benefici della protezione, in particolar modo per chi ha più di 65 anni.
L’Herpes Zoster, chiamato comunemente “Fuoco di Sant’Antonio”, è una malattia molto diffusa, soprattutto nei soggetti con più di 50 anni. Secondo le stime, colpisce una persona su 4. La causa di questo disturbo è la riattivazione del virus della varicella; esso, infatti, anche dopo la guarigione dell’infezione primaria, rimane latente nel sistema nervoso e può riemergere successivamente. È proprio quando si rimanifesta che compare la classica eruzione cutanea dolorosa.
Per proteggere i soggetti più fragili, il Sistema Sanitario Nazionale concede la somministrazione gratuita della vaccinazione. Scopriamo in quali casi.
Per ulteriori informazioni, consulta il seguente articolo: “Contro il Fuoco di Sant’Antonio c’è un nuovo vaccino, la cura che in pochi conoscono ma che è fortemente raccomandata soprattutto dopo i 50 anni“.
Un nostro gentile Lettore ha posto la seguente domanda:
“Salve, sono un pensionato di 71 anni che vive in Emilia Romagna. Ho effettuato il vaccino contro il Fuoco di Sant’Antonio, pagandolo 116 euro. È giusto il costo? Oppure avrei avuto diritto all’erogazione gratuita?”
Nella Regione Emilia Romagna, il vaccino è gratuito per gli individui a partire dai 50 anni che presentano specifiche patologie, come diabete mellito, insufficienze cardiovascolari, broncopneumopatia cronico- ostruttiva e con immunodeficienze causate da malattie o dall’uso di farmaci per terapie oncologiche o steroidi. Questi disturbi, infatti, possono contribuire all’incremento della possibilità di contrarre il Fuoco di Sant’Antonio in maniera grave.
Hanno, inoltre, diritto al vaccino gratuito i cittadini che hanno compiuto 65 anni, ma solamente nell’anno specifico in cui compiono tale età. Il nostro lettore, dunque, non aveva diritto all’esonero dal pagamento per la somministrazione. Per i soggetti che non rientrano nelle categorie sopra specificate, infatti, la vaccinazione Zostavax ha un costo medio di 106 euro (l’importo, tuttavia, varia da Regione a Regione ed in base alla tipologia proposta).
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L’Istituto Superiore di Sanità specifica che i soggetti più colpiti dall’Herpes Zoster sono gli anziani; i due terzi dei pazienti, infatti, hanno più di 50 anni. La vaccinazione, dunque, è particolarmente indicata per chi è avanti con l’età e potrebbe essere esposto a spiacevoli complicanze, come l’ospedalizzazione o dolori particolarmente forti.
I sintomi con i quali compare il Fuoco di Sant’Antonio sono sempre gli stessi: dolore alla testa, fiacchezza, malessere generale ed, infine, comparsa di una zona dolorosa sulla cute, accompagnata da bruciore, fitte, prurito e irritazione.
Lo sfogo può manifestarsi ovunque ma, solitamente, colpisce un solo lato del corpo, nella parte superiore, oppure il viso, il collo oppure gli occhi. Dopo qualche giorno, nell’area interessata compaiono vescicole piene di liquido, che, poi, si trasformano in croste, fino a scomparire. La fase acuta della malattia (che è quella più dolorosa) ha una durata compresa tra le 2 e le 4 settimane.
In ogni caso, il vaccino è fondamentale per evitare i danni più gravi. L’Herpes Zoster, infatti, può provocare delle complicazioni molto pericolose. Un paziente su 5 può essere colpito dalla cd. nevralgia post erpetica, una patologia dolorosa cronica che può durare mesi o, addirittura, anni. Tale sindrome provoca la propagazione del virus lungo i nervi periferici, dal nervo ottico a quello delle braccia, accompagnata da un dolore molto forte, per il quale non esiste una cura specifica. Nei casi estremi, poi, si rischia la cecità, la meningoencefalite, meningite o la sindrome di Guillain-Barré.
I soggetti fragili, dunque, farebbero bene a vaccinarsi. Il farmaco iniettato è del tutto sicuro ed efficace nella prevenzione delle manifestazioni più gravi della malattia e delle sue complicanze. La somministrazione avviene in un’unica dose, che vale per tutta la vita. Gli effetti collaterali del vaccino sono davvero sporadici e di breve entità; di solito, si tratta di reazioni locali nella zona dell’iniezione.
Di recente, è stato sperimentato un nuovo vaccino contro l’Herpes Zoster, oggetto dell’ultima campagna di sensibilizzazione da parte delle autorità sanitarie. Il nuovo farmaco offre una protezione al 92%, in grado di tutelare i circa 150 mila casi all’anno.
Il vaccino viene inoculato dal proprio medico curante o dall’ASL competente. Per tutte le informazioni è possibile rivolgersi al Servizio Sanitario Regionale o consultare il Certificato Vaccinale nel fascicolo sanitario elettronico, tramite il sito www.fascicolo-sanitario.it.
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