È possibile Aumentare concentrazione e memoria con una dieta alimentare? Assolutamente sì. Ecco gli alimenti consigliati dagli esperti.
“Questo è cibo per la mente“. Quante volte abbiamo sentito usare questa espressione? Sicuramente accostare il concetto di alimentazione al benessere del cervello non è un caso.
Infatti, secondo gli esperti, possiamo aiutare le nostre capacità cognitive anche con la dieta. Ecco quali sono i cibi che permettono di ottenere maggiori performance, in fatto di concentrazione e memoria. E che ci aiutano a prevenire le varie forme di demenza.
Concentrazione, lucidità, prontezza di pensiero ci servono tutti i giorni. Non solo per studiare, prepararsi ad un esame o lavorare. La vita quotidiana può essere vissuta con pienezza e soddisfazione, anche avendo una mente che non avverte “stanchezza”. Ebbene, secondo gli esperti, alimentarsi con cibi “dannosi” per la salute in generale fa male anche al cervello. E dunque esistono anche molte indicazioni per adottare una “mind-diet”.
Basta riflettere un attimo per capire che una corretta alimentazione non può che fare bene anche al cervello. Infatti alla base dei danni che gli alimenti causano ci sono soprattutto le infiammazioni. Un organo infiammato si ammala, e ovviamente non funziona come dovrebbe.
Naturalmente questa è una sintesi di ciò che anni di studi hanno permesso di comprendere. Dalla Ricerca sono così emersi tutti quei suggerimenti per sfruttare i cibi come fossero delle vere e proprie medicine. E soprattutto per attuare la prevenzione, un’arma ottimale per combattere all’origine le malattie più comuni, ed evitabili. Pensiamo ad esempio al diabete, all’obesità o ai disturbi cardiovascolari. Infine, anche ad alcuni tipi di tumore.
Dunque, alimentare “il cervello” con una dieta sana aiuterà a mantenerci svegli, lucidi e anche a incrementare le performance della memoria. E soprattutto a ridurre il rischio di demenza precoce.
Diviene quasi scontato, quindi, comprendere che per far star bene mente e corpo dobbiamo evitare tutti quei cibi raffinati e colmi di zuccheri. E non per “partito preso”. Un interessante studio ci dice che alcuni cibi ad alto contenuto glicemico possono modificare le funzioni dell’Ippocampo. Che è l’area del cervello usata per i ricordi.
Esistono numerose indicazioni su quali alimenti è meglio inserire nella dieta per aiutare il nostro cervello. In linea generale, però, possiamo dire che molte di queste si rifanno alla classica Dieta Mediterranea. In fondo sappiamo bene che questo regime alimentare è considerato uno dei più salutari al mondo.
Siamo anche fortunati, allora, perché i cibi che fanno bene li abbiamo a disposizione ogni giorno, e a costi accessibili. A differenza invece di alcuni integratori alimentari. Che magari fanno anche bene, ma non è sempre detto, e poi costano anche molti soldi.
Per migliorare le nostre capacità cognitive, dunque, possiamo sfruttare poche e semplicissime indicazioni. Per chi volesse approfondire, suggeriamo di cercare alcune pubblicazioni online, oppure uno tra i tanti libri dedicati all’argomento. Uno degli studi a cui abbiamo fatto riferimento per divulgare la dieta per la mente è stato effettuato dai ricercatori dell’Università Rush di Chicago nel 2015. Che ha ideato un percorso alimentare fatto di alcuni abbinamenti.
Servono infatti almeno 6 porzioni settimanali di verdure a foglia verde, inclusi cavoli, cavolini, spinaci e cavolo nero. A seguire, troviamo una porzione a settimana di peperoni, zucchine, barbabietole, fagiolini e anche patate. Non devono mancare porzioni giornaliere di cereali integrali, e assumere almeno 2 o 3 volte alla settimana anche la frutta a guscio.
Naturalmente dobbiamo aggiungere anche le spezie, salutari sotto ogni punto di vista. E utili a consumare minori quantità di Sale. Nel regime alimentare devono essere presenti anche i legumi, i frutti di bosco, e anche le carni bianche e i pesci ricchi di Omega-3.
Anche un bel bicchiere di vino rosso al giorno fa bene al cervello, purché ovviamente non si superi la suddetta quantità. Ultimamente, alcune normative europee stanno spingendo verso una classificazione del vino come qualcosa di pericoloso per la salute. Quasi al pari delle sigarette. Senza dubbio l’abuso di alcol è dannoso per la salute, ma numerosi studi confermano che la nota bevanda può anche apportare dei benefici. La parola d’ordine, in fondo, è sempre la stessa: equilibrio.
Se ne evince che possiamo combattere in anticipo l’insorgere di numerose malattie, che poi inevitabilmente ne innescano altre. Chi volesse adottare una dieta salutare può rivolgersi al proprio medico curante oppure a un esperto nutrizionista. Perché ovviamente siamo tutti uguali e tutti diversi. E solo tramite una consulenza dedicata possiamo trovare la soluzione più adatta alle nostre esigenze.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)
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