Quando si parla di invalidità spesso sono tante le domande e tra queste vi è: se si è disoccupati si può ricevere l’assegno? Ecco cosa c’è da sapere e i requisiti
Ogni qual volta si parla di invalidità i quesiti possono essere molti e tra questi sicuramente vi è: se si è disoccupati è possibile ricevere l’assegno? Ecco cosa è importante sapere in merito e requisiti.
Come sicuramente in molti già sapranno, l’assegno ordinario d’invalidità è dato a coloro che per i 2/3 hanno perso la capacità di lavorare. Di conseguenza, è lecito dedurre che tutti coloro che abbiano un’invalidità pari o superiore al sessantasette per cento possono percepire l’assegno.
In realtà, la situazione è diversa e bisogna comunque avere dei requisiti. In primo luogo, infatti, è necessario aver versato dei contributi. Questi possono essere stati maturati sia come lavoratore dipendente (pubblico e/o privato) oppure come autonomo.
Ed, inoltre, è necessario che la riduzione della capacità di lavorare sia specifica. Di conseguenza, è necessario che tale riduzione venga attestata in merito alla mansione svolta. Oppure rispetto alle capacità professionali.
Per quanto concerne i requisiti che riguardano i contributi, questi è importante che siano stati versati perlomeno cinque anni. Questo perché l’ammontare dell’assegno è proporzionato proprio agli anni di contributi.
Inoltre, di questi cinque anni, tre devono essere stati versati nei cinque anni precedenti alla richiesta dell’assegno. Di conseguenza, se negli ultimi cinque anni non sono stati versati almeno tre anni di contributi, non sarà possibile ricevere l’assegno ordinario invalidità.
È però importante sapere che: se vi sono i requisiti per percepire l’AOI è possibile anche terminare il proprio lavoro. Questo risulterà valido per tre anni. In seguito, sarà rinnovato in maniera definitiva.
Dunque il problema dei contributi può risultare davvero molto serio, ma possono esservi delle soluzioni. La prima potrebbe essere quella di trovare un lavoro, ma questo non risulta essere per niente semplice dato il lungo periodo di crisi.
Ma è possibile ricevere l’assegno di invalidità se si soffre di sciatica? Di norma no, ma ci sono alcune eccezioni: ecco cosa c’è da sapere in merito all’argomento.
Ritornando all’argomento cardine di questo articolo. Una delle possibilità per versare contributi potrebbe essere quello di lavorare con la Partita IVA.
Vi è comunque un problema che in questo caso, con il regime forfettario, i contributi sono versati in base a quanto si guadagna. Vi è comunque la possibilità di provare ad avviare un’attività online ed in questo modo le spese saranno quasi zero.
Di conseguenza potrebbe dunque essere possibile versare i contributi in autonomia per tre anni e una volta conclusi gli anni utili per l’assegno, questo potrebbe essere richiesto.
Chiaramente, una volta raggiunti gli anni di contributi utili per l’assegno è importante capire la perdita della capacità lavorativa specifica. Questa si applica al nuovo lavoro che si è intrapreso ai fini contributivi.
Infine, come forse in molti già sapranno, l’assegno in questione non permette l’accesso alla pensione anticipata, ma è necessario aspettare i canonici sessantasette anni.
Ad ogni modo, prima di prendere in considerazione qualsiasi opzione, è necessario rivolgersi ad un esperto del settore che sicuramente saprà valutare la situazione specifica di ogni soggetto e consigliare la metodologia più opportuna.
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