I tassi di interesse dei mutui sono in salita e la rata mensile aumenta inesorabilmente. Vediamo come calcolare l’incremento per capire se chiedere un finanziamento è ancora possibile.
L’instabile situazione geopolitica ha costretto la Banca Centrale ad aumentare il costo del denaro con conseguente innalzamento dei mutui.
La Banca Centrale Europea continua ad incrementare la salita dei tassi di interesse sebbene gli interventi messi in atto negli ultimi mesi servano per fronteggiare l’inflazione e la crescita dei prezzi. Una necessità che complica la gestione dei mutui a tasso variabile nonché l’erogazione di nuovi finanziamenti. Tassi più elevati significa, infatti, rate mensili più alte che diventano insostenibili per tante famiglie. Da una parte chi ha già sottoscritto un mutuo si ritrova a dover affrontare spese che decurtano notevolmente il budget mensile. Dall’altra parte chi intende acquistare casa si ritrova nell’impossibilità di procedere non avendo gli strumenti necessari per sostenere una rata mensile eccessiva. E non parliamo di poche decine di euro di aumento ma di centinaia di euro soprattutto dopo i recenti interventi della Banca Centrale Europea. L’ultimo rialzo è dello 0,75%, un’ulteriore batosta che rende necessario capire a quanto ammonterà la rata.
Per calcolare la futura rata mensile che si dovrà corrispondere sottoscrivendo un mutuo o un semplice prestito si potranno utilizzare i simulatori facilmente reperibili online. Parliamo di strumenti di calcolo messi a disposizione dagli istituti di credito oppure di siti comparatori in cui fornendo le indicazioni suggerite il sistema riporterà tutte le soluzioni tra cui scegliere.
I simulatori solitamente richiedono l’inserimento dell’importo del mutuo da richiedere, la durata del finanziamento, il numero di rate e il tasso di interesse applicato. In merito a quest’ultima variabile è necessario procedere con alcune puntualizzazione. Il richiedente può scegliere tra tasso fisso e tasso variabile. Nel primo caso l’importo rimarrà costante per tutta la durata del piano di ammortamento indipendentemente dal contesto economico. Nel secondo caso, invece, all’importo base viene applicato lo spread che determinerà importi differenti ogni mese. Prima dell’attuale crisi questa tipologia di tasso risultava conveniente, ora la situazione si è capovolta e sta diventando insostenibile soprattutto per chi ha sottoscritto un mutuo variabile senza tetto massimo.
I simulatori online partono dai dati inseriti per restituire al richiedente l’importo della rata mensile che si andrà a pagare. Nello specifico, il sistema indicherà non solo l’importo singolo ma anche il numero delle rate da corrispondere e il totale degli interessi da versare tenendo conto del TAN e del TAEG. Il Tasso Annuo Nominale è il tasso di interesse puro, la somma aggiuntiva da pagare ogni anno sull’importo erogato che solitamente viene dilazionata in 12 mesi. Il Tasso Annuo Effettivo Globale, invece, indica il costo globale del finanziamento che non tiene conto unicamente delle rate di rimborso ma di ogni spesa aggiuntiva che l’istituto di credito considererà. In un confronto tra banche, dunque, nella valutazione di una proposta sarà molto importante fare attenzione al TAEG.
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