Per chi percepisce la pensione minima dicembre dovrebbe essere un mese propizio, ma quanto sarà la cifra da percepire? Ecco cosa c’è da sapere
Coloro che percepiscono la pensione minima il mese di dicembre potrebbe essere davvero propizio dal momento che, sulla somma finale, dovrebbero esservi degli aumenti. Ma quale sarà la somma finale? Ecco cosa c’è da sapere in merito.
In molti sicuramente già sapranno che vi è stata una rivalutazione delle somme pensionistiche con un incremento del due per cento. Vi è poi il conguaglio legato all’anno scorso che è invece di 0.2 per cento ed in questo rientrano anche le pensioni minime.
Per pensione minima si intende un trattamento a cui vi è accesso da coloro che hanno l’età per la pensione ma non hanno versato i contributi adeguati per condurre una vita adeguata.
Vi è dunque un’aggiunta che consente di raggiungere un importo minimo che è di 523.83 € mensile. Dal 10.2022 coloro che percepivano una quiescenza minore a 2.692 € hanno ricevuto un incremento del due per cento. A questo va aggiunto il conguaglio rispetto alla perequazione dell’anno scorso dello 0.2 per cento.
Chi percepisce la pensione di invalidità ha diritto al bonus da 150 euro erogato dal Governo nel mese di novembre? Ecco cosa c’è da sapere in merito.
Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, dunque coloro che percepiscono la pensione minima ritroveranno un incremento del 2.2 per cento. Ne consegue che la somma in più sarà di 11.52 € ed il totale sarà 535.35 €.
Vi è poi la tredicesima anche per coloro che percepiscono la pensione minima. Anche questa ha una rivalutazione del 2.2 per cento. Per coloro che hanno avuto accesso alla pensione a gennaio 2022, la somma sarà della tredicesima sarà uguale all’ultimo mese di pensione percepita.
Mentre, per le persone che sono riuscite ad avere accesso alla pensione nel corso dell’anno, per la tredicesima sarà fatto un calcolo rispetto alle mensilità di quiescenza percepiti.
Inoltre, coloro che hanno un ISEE entro certi limiti possono ricevere anche il Bonus tredicesima. Questo ammonta a 154.94 € è si trova nella Finanziaria dello scorso anno.
Per la misura in questione non sarà necessario fare domanda, infatti, questa sarà erogata automaticamente. I beneficiari di tale misura sono coloro che percepiscono l’invalidità civile oppure la pensione sociale o altro.
Il limite di reddito per ricevere il bonus è di 6.815,55 €. Il reddito deve essere comprensivo degli aumenti ricevuti.
Il soggetto che ha un ISEE compreso tra 6.816,55 € e i 6.971,49 € avrà un bonus che risulterà pari alla disparità che vi è tra la somma reddituale personale ed il limite. Di conseguenza potrà essere aggiunta una somma di 154.94 €.
Secondo il sito online thewam.net, di conseguenza, se si percepisce una quiescenza minima e si ha sia la tredicesima che il bonus, la somma finale potrebbe essere di 1.225,64 €.
Come già detto nel paragrafo precedente, coloro che percepiscono la pensione minima potranno avere un incremento della somma del 2.2 per cento ed inoltre vi potrebbe essere l’accredito sia della tredicesima che del bonus inerente a quest’ultima. Nell’ultimo caso, però, l’erogazione o meno della misura dipende dal reddito.
In molti si chiedono quando sarà erogata la quiescenza minima del 12.2022. Secondo quanto riportato dal sito online thewam.net, sarà possibile visualizzare il cedolino dal 20.11.2022 al 25.11.2022.
Verificando il cedolino potrà essere anche possibile prendere visione degli incrementi ricevuti in passato dall’esecutivo. Inoltre, sempre durante il mese di dicembre, potrebbe essere data la misura una tantum da 150 € oppure da 200 €. Al momento però non vi è nulla di certo dal momento che bisogna attendere che la notizia sia resa ufficiale dal neo esecutivo.
L’accredito della quiescenza per il mese di dicembre partirà dal prossimo 01.12.2022.
I soggetti che prediligono la forma di pagamento in contante dovranno presentarsi alle Poste secondo una scaletta.
Potrebbe essere, infatti, possibile che il 01.12.2022 potranno riscuotere la pensione coloro che hanno un cognome che comincia con la A oppure con la B. Il giorno successivo, invece, potrebbe essere data la possibilità a coloro che hanno un cognome che comincia per C oppure E e così via nei giorni a venire. Chiaramente è esclusa la domenica visto che in tale giornata gli uffici postali restano chiusi.
Ovviamente, per maggior informazioni è necessario chiedere specifiche informazioni agli uffici competenti in materia.
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