I caregiver che si occupano di un familiare con disabilità possono accedere all’APE Sociale. Scopriamo come calcolare l’ammontare della pensione anticipata.
L’APE Sociale è riservata a quattro categorie di cittadini tra cui i caregiver che assistono familiari invalidi da più di sei mesi.
Tra gli scivoli pensionistici previsti dal sistema italiano troviamo l’APE Sociale – almeno fino al 31 dicembre 2022. La scadenza della misura è prossima ma la proroga per il 2023 è quasi certa. L’APE è un’indennità di accompagnamento alla pensione per quattro categorie di cittadini. Parliamo dei disoccupati non percettori NASPI, degli addetti alle mansioni gravose, degli invalidi con percentuale di inabilità pari o superiore al 74% e dei caregiver che assistono familiari invalidi gravi da più di sei mesi. Previa richiesta, queste categorie possono lasciare il lavoro a 63 anni avendo maturato minimo 30 anni di contributi (salgono a 36 per gli addetti alle mansioni gravose). Un anticipo, dunque, di quattro anni rispetto la pensione di vecchiaia che prevede il pensionamento a 67 anni di età con 20 anni minimo di contributi. La decisione di lasciare anticipatamente il lavoro, però, si ripercuoterà sull’importo dell’indennità ricevuta.
L’APE Sociale non è una vera e propria pensione ma un’indennità di accompagnamento alla pensione. Di conseguenza il valore non sarà lo stesso della pensione di vecchiaia. Secondo la normativa, innanzitutto, l’importo dell’indennità non potrà mai essere superiore a 1.500 euro. Solamente alla maturazione dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia si potrà ottenere il “vero” importo spettante.
Entrando nei dettagli, il versamento mensile con l’APE Sociale dipenderà dai contributi versati dal lavoratori fino al momento della richiesta di uscita dal mondo del lavoro. La somma percepita, dunque, sarà inferiore rispetto a quella che si otterrebbe attendendo i 67 anni di età. Il vantaggio principale dello scivolo, dunque, è la decorrenza della pensione che scatta anticipatamente.
In linea generale, più si attende per andare in pensione maggiore sarà l’importo percepito. Questa affermazione vale soprattutto per le pensioni che rientrano interamente nel sistema di calcolo contributivo dove a definire la somma finale sono principalmente i contributi maturati durante la carriera lavorativa.
Ritornando all’APE Sociale, per conoscere l’esatto importo dell’indennità basterà simulare il calcolo utilizzando il tool messo a disposizione dall’INPS sul sito ufficiale dell’ente previdenziale. Basterà scegliere la forma di pensionamento e inserire i dati richiesti per conoscere approssimativamente la somma dell’indennità. Ribadiamo che l’APE Sociale accompagna il neo pensionato fino alla pensione di vecchiaia. Una volta raggiunti i 67 anni la misura decadrà e si potrà fare richiesta delle pensione di vecchiaia procedendo con un ricalcolo dell’assegno.
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