Cosa succede se si presenta il Modello ISEE precompilato omettendo di indicare un membro della famiglia? Cosa si rischia?
Sono numerose le segnalazioni di cittadini che commettono errori nella presentazione dellâISEE, necessario per il riconoscimento dellâAssegno Unico.
Lâipotesi piĂš ricorrente è quella in cui non si indica nella documentazione un soggetto che condivide la residenza con il nucleo familiare interessato. Quali sono le conseguenze di questa omissione? Ă un errore che si può correggere?
Analizziamo la normativa e scopriamo quali sono gli elementi necessari del modello ISEE.
Consulta anche il seguente articolo: âISEE cambia tutto: è tempo di rinnovo e i cambiamenti spaventanoâ.
Non tutti i richiedenti lâAssegno Unico sono a conoscenza di una regola molto importante, la cui violazione può causare lâirrogazione di sanzioni elevate. I familiari uniti da vincoli di parentela che hanno la stessa residenza, infatti, ai fini ISEE appartengono allo stesso nucleo familiare.
Di conseguenza, per lâottenimento del sussidio, bisogna ripresentare anche la DSU con le informazioni corrette.
Se la variazione riguarda soltanto lo stato di famiglia, ma la situazione reddituale e patrimoniale rimangono immutate, si continuerĂ a percepire lo stesso importo di Assegno Unico.
Se, al contrario, la nuova composizione del nucleo familiare comporta una variazione dellâISEE, allora lâINPS dovrĂ procedere al ricalcolo della prestazione spettante. Il richiedente, dunque, deve inoltrare la nuova DSU per lâaggiornamento dellâISEE.
Se, inoltre, sono state accreditate somme differenti da quella a cui si aveva diritto (in base alla mutata situazione patrimoniale), lâIstituto di previdenza dovrĂ recuperare lâimporto indebitamente erogato.
Quello che conta, dunque, è rendersi conto dellâerrore e segnalarlo, soprattutto quando da esso consegue un cambio della somma del sussidio. Se non si provvede, si va incontro a delle severe sanzioni.
Non perdere il seguente articolo: âISEE e assegno unico, cambia tutto: il governo pronto a sorprendere famiglie e lavoratoriâ.
Per la corretta compilazione della Dichiarazione Unica Sostitutiva (DSU) e per il calcolo ISEE, è necessario indicare i componenti del nucleo familiare. In base a tali informazioni, infatti, viene decisa la somma spettante.
Di solito, il nucleo familiare corrisponde alla famiglia anagrafica, ma la normativa contempla una serie di eccezioni.
Per avere certezza dello stato di famiglia bisogna rivolgersi al Comune di residenza, il quale rilascia un certificato indicante i componenti della famiglia anagrafica. Essa è formata dalle persone conviventi e unite da un vincolo di matrimonio, di parentela, di affinità , di tutela, di adozione o affettivo.
Non vi rientrano, invece, i deceduti e i residenti allâEstero (tranne nel caso del coniuge iscritto allâAnagrafe degli italiani residenti allâestero, lâAIRE).
La convivenza, dunque, è un requisito fondamentale per rientrare nello stesso stato di famiglia; tuttavia, non è lâunica condizione, perchĂŠ due conviventi possono anche far parte di due stati di famiglia diversi (ad esempio, lâipotesi di studenti fuori sede o di chi convive in un appartamento con altri coinquilini).
Lâunica deroga a tale ultimo principio si ha per i coniugi, che rientrano sempre nello stesso nucleo familiare. I coniugi conviventi, quindi, formano sempre un nucleo familiare a parte, anche se sono carico, ai fini IRPEF, di altri soggetti (come per i figli minori coniugati).
Gli ex coniugi divorziati che continuano ad avere la stessa residenza, devono chiedere al Comune la divisione del nucleo familiare originario e cambiare la loro residenza. In caso contrario, nel nucleo ISEE vanno inseriti anche tutti i soggetti (ed i relativi redditi) rientranti nel nucleo originario.
Per formare nuclei familiari distinti, due coniugi devono trovarsi in almeno una delle seguenti condizioni:
I figli minori, invece, appartengono sempre al nucleo del genitore convivente, anche se è a carico, ai fini IRPEF, dellâaltro genitore. I figli maggiorenni ancora a carico IRPEF dei genitori, poi, anche se non sono piĂš conviventi, continuano a far parte del nucleo familiare originario. Infine, i figli maggiorenni non conviventi con i genitori e a loro carico, costituiscono nucleo familiare a sĂŠ stante.
In generale, le persone a carico ai fini IRPEF di un altro soggetto, fanno parte nel nucleo familiare di questâultimo, anche se appartiene ad una diversa famiglia anagrafica. Se è a carico di piĂš persone, invece, rientra nel nucleo familiare di chi si trova nello stesso stato di famiglia anagrafica.
Unâeccezionale miscela completamente naturale di olio puro di pesce ricco di acidi grassi Omega-3 EPA…
Vendere un immobile non è certo unâoperazione semplice, soprattutto per chi è alla sua prima…
L'andamento dei tassi d'interesse è un tema cruciale per l'economia globale, dal momento che ha…
Nel settore degli investimenti vengono definiti âbeni rifugioâ tutti quegli asset che, grazie al loro…
Per molte persone, il lavoro non è sempre sinonimo di piacere: può essere stressante, impegnativo…
Il riscaldamento influisce sul costo delle bollette, ma esistono dei trucchi strepitosi per risparmiare centinaia…