La proroga del Bonus ristrutturazioni è una notizia che strapperà tanti sorrisi sui volti degli italiani. Scopriamo le novità.
Nel 2023 si potrà continuare a richiedere il Bonus ristrutturazioni per rinnovare casa risparmiando fino a 48 mila euro.
Dopo la pessima notizia della riduzione del Superbonus dal 110% al 90% già a partire dal 24 novembre 2022 arriva una buona notizia a risollevare il morale degli italiani. Il Bonus ristrutturazioni sarà attivo anche nel 2023 e consentirà di ottenere un notevole risparmio per i lavori nei condomini e nelle villette unifamiliari. Nuova scadenza, dunque, per la misura. Riscopriamo, allora, quali sono le condizioni di accesso e come funziona l’agevolazione.
Il Governo Meloni è alle prese con la nuova Legge di Bilancio nonché con i decreti di prossima attuazione. Le decisioni da prendere sono molte e sarà necessario fare correttamente i conti per non gravare ulteriormente sulle casse dello Stato. Il Superbonus non sarà più del 110%, questa una certezza, mentre il Bonus Ristrutturazioni verrà confermato anche per l’anno nuovo.
La scadenza per richiedere la misura, dunque, non sarà più il 31 dicembre 2022 bensì fine 2024. Per altri due anni si potrà approfittare del credito d’imposta del 50% su una spesa massima di 96 mila euro risparmiando, così, fino a 48 mila euro. Le spese dovranno riguardare la ristrutturazione di un immobile – incluse demolizioni e ricostruzioni – a uso abitativo e verranno rimborsate in dieci anni con rate di pari importo.
L’agevolazione può essere richiesta sia per interventi su interi condomini che su singoli appartamenti e sulle villette unifamiliari. Sono incluse opere di ristrutturazione nonché di demolizione e ricostruzione. Il contribuente può scegliere non solo il credito d’imposta ma anche lo sconto in fattura secondo quanto previsto dalla normativa.
Il richiedente, poi, per seguire le direttive del Decreto Antifrode (che si estende anche al Bonus barriere architettoniche, al Bonus colonnine per la ricarica delle auto elettriche, alle agevolazioni per il fotovoltaico, al sismabonus, ecobonus e al Bonus facciate di prossima scadenza). Sarà obbligato, dunque, a richiedere il visto di conformità e presentare l’asseverazione della congruità delle spese compilata da tecnici abilitati.
Sono esenti da questi obblighi solamente i cittadini che effettueranno interventi per importi inferiori a 10 mila euro o lavori rientranti nell’edilizia libera (come l’installazione di pannelli solari). Ricordiamo, infine, che l’accesso all’agevolazione è strettamente legata alla conservazione di tutte le fatture e scontrini che testimoniano le spese sostenute. I pagamenti dovranno essere effettuati esclusivamente con mezzi tracciabili.
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
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