Basta sacrificare il proprio amore per i latticini per via del colesterolo: i due possono andare tranquillamente d’accordo in questo modo.
Tra sorprese inaspettate e varie considerazioni, possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo. I latticini non ci faranno più paura se soffriamo di colesterolo.
Negli ultimi tempi sembra proprio che non ci sia pace per i latticini. Infatti, di recente, ovunque si vada, c’è sempre la possibilità di incontrare qualcuno che risulta essere intollerante al lattosio. E dunque, la prima cosa da eliminare, seppure a malincuore, sono proprio i latticini. Questa situazione è comune anche ad un’altra tipologia di persone: chi soffre di colesterolo. Purtroppo, anche quest’ultimi, come sentono la parola latticini, la evitano e fanno parecchie rinunce per salvaguardare la propria salute.
Sicuramente, questo è l’atteggiamento più consono che si verifica perché ritenuto il più giusto. Ma, in realtà, si sta sbagliando qualcosa. Non c’è assolutamente bisogno di privarsi di questo piacere, ma bisogna saper fare una selezione. Infatti, i latticini sono ricchi di proteine, sali minerali e vitamine. E, sicuramente, indagando a 360 gradi, e magari con l’aiuto di uno specialista, si potrà capire quali sono i latticini che si possono mangiare.
Detto ciò, abbandoniamo per un momento la combinazione latticini-colesterolo, per passare ad una pagina totalmente differente dell’alimentazione. La parmigiana in vasocottura non ha nulla da invidiare rispetto a quella tradizionale e, inoltre, è anche più salutare! Oppure, in queste prime serate di freddo, perché non scaldarsi con un delizioso e dolcissimo budino al cioccolato? Dopo aver letto questo, possiamo concentrarci sull’argomento dell’articolo.
Iniziamo da uno di quei prodotti che possono soltanto sorprenderci: la mozzarella. Per quanto questa la si possa pensare come un alimento pesante, in realtà è ricca di calcio, minerali e fosforo. Per quanto riguarda il colesterolo, poi, ogni 100 grammi della stessa ne portano circa 46 mg. Di qualche numero in più è il livello della mozzarella di bufala, ovvero 52 mg.
Un altro alimento, che in molti usano soprattutto quando si iniziano le diete, è lo yogurt. Questo è ricco di probiotici, ma anche vitamine, proteine e acqua. Soprattutto questa componente fa sì che lo yogurt, per ogni 100 grammi, comporti solo 8 mg di colesterlo.
Che dire, poi, dei caprini freschi, il cui livello di colesterolo si aggira attorno ai 70 mg, e, tra l’altro, sono anche più facili da digerire. Oppure, come non menzionare i fiocchi di latte: ricchi di acqua e contenenti 17 mg di colesterolo per ogni 100 grammi.
La feta, uno dei formaggi greci più famosi, possiede calcio, sali minerali e fosforo. Per ogni 100 grammi di prodotto si calcolano 68 mg di colesterolo. La crescenza, fatta con una buona quantità di acqua, possiede solo 53 mg di colesterolo. Stesso discorso vale per lo stracchino, nonostante i due abbiano un processo di lavorazione differente. Infine, la ricotta: ricca di proteine, sali minerali e vitamine, conta solo 60 mg di livelli di colesterlo.
Purtroppo, la risposta è no: essi contengono un alto livello di colesterolo a differenza dei formaggi freschi. Quest’ultimi, infatti, da come abbiamo potuto notare, presentano una percentuale di acqua molto più elevata rispetto agli stagionati. Di conseguenza, il livello di colesterolo è sicuramente più basso, mentre quello dei grassi dipende dall’animale di derivazione e dalla possibilità o meno di scrematura.
Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.
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