Spesso si potrebbe avere la necessità di recuperare il certificato delle vaccinazioni, ma come si fa? Il metodo è davvero facilissimo
Il recupero dei certificati inerenti alle vaccinazioni può risultare essere davvero molto utile, ma a volte non si sa come fare: in realtà il metodo è davvero semplice, ecco di cosa si tratta e cosa c’è da sapere.
Forse non tutti lo sanno, ma da qualche anno è possibile reperire il le diverse certificazioni inerenti ai vaccini in maniera più semplice. Questo è stato possibile con un decreto del ministero della Salute. Questo è intervenuto proprio sull’Anagrafe nazionale vaccini.
La necessità di reperire tali certificati è stata sottolineata maggiormente durante la pandemia da Covid-19. Questo ha fatto si che si sottolineasse ancora di più l’importanza di avere un Anagrafe nazionale vaccini in cui vi è messa in evidenza l’immunoprofilassi di ogni soggetto per capire la copertura contro le malattie.
Vi è in realtà un duplice obiettivo: il primo è quello di monitorare il compimento del programma vaccinale in Italia. Mentre il secondo Mentre, in secondo luogo vi è quello di dare maggiori informazioni sulla comunità, sia all’Italia che all’estero, rispetto alla tutela della salute. In questo modo vi è la possibilità di elaborare dei dati per compararli.
Vi potrebbe essere la possibilità di fare il vaccino contro l’influenza e quello contro il Covid insieme? Ecco cosa c’è da sapere in merito.
Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, l’Anagrafe in questione è stato previsto dall’art. tre del DL 14.01.2021. Questo viene ogni giorno aggiornato dalle Regioni con le nuove vaccinazioni contro il Covid-19. Dal 2017 all’interno dell’Anagrafe vi è la registrazione di una serie di dati.
Tra questi vi sono le persone vaccinate, quelli che devono vaccinarsi, le persone immunizzate. Poi vi sono anche le persone che sono esenti da vaccini perché questi potrebbero risultare pericoloso per la salute, vi sono il n. di dosi fatte e quando ed infine gli effetti collaterali.
Inoltre, secondo il DL citato in precedenza e rispetto a quanto scritto nel Pnpv inerente al 2017/2019, vi sono anche informazioni inerenti ai dati minimi che le Regioni devono utilizzare per l’implementazione adeguata dell’Anagrafe.
Inoltre, di fondamentale importanza, è anche la questione delle vaccinazioni fatte in un Regione diversa rispetto alla propria. La comunicazione all’Anagrafe deve avvenire sia se si tratta di una vicenda avvenuta una sola volta, sia se il soggetto interessato ha effettuato un cambio di residenza.
Per quanto riguarda la privacy, i dati inerenti ai soggetti possono essere rilasciati in modalità anonima o aggregati.
Il DL del 17.09.2018 va a modificare l’art. uno della Legge 31.07.2017. Vi è preso in esame il Pnpv redatto e considerato, in modo particolare, come possibilità di avere una struttura capillare per scambiare info rispetto alla prevenzione con OMS ed altre organizzazioni della comunità.
Il decreto specifica, in primo luogo, che si monitori il programma vaccinale in Italia, la copertura inerente ai vaccini rispetto alla calendarizzazione odierna ed, infine, vi è la necessità di elaborare indici in Italia, all’interno delle Regioni e delle aziende così da poter poi fare delle comparazioni.
L’Anagrafe è usato dal Ministero della Salute per svolgere mansioni e compiti di tipo amministrativo riguardanti la ricolta e lo scambio di info con altri organi italiano e non. Questo serve per redigere dei rapporti da presentare al Parlamento ed altro.
Per consentire l’ammodernamento dell’Anagrafe regionale e del Paese, vi è la necessità che gli enti competenti forniscano info sui vaccini fatti dai soggetti non nella propria regione di appartenenza.
Inoltre, all’interno dell’anagrafe sono redatti i dati prima citati.
Vi sono diversi vaccini da poter fare in modo gratuito, ma quali sono le malattie per cui è possibile immunizzarsi? Vi è la poliomielite. Questa è causata da un virus che può paralizzare gli arti o la muscolatura respiratoria.
La difterite. È una patologia di tipo batterico ed il contagio è possibile per via aerea, i bersagli sono diversi organi come il fegato o i reni.
Vi è poi la pertosse. Anche questa è di tipo batterico e può provocare diversi sintomi tra cui apnea e vomito.
Il tetano. Il batterio che causa quella patologia può passare attraverso le ferite, agisce sulla terminazione nervosa e può provocare spasmi.
Vi è poi l’epatite B che colpisce il fegato. Le meningiti che causano l’infiammazione della membrana che avvolge il cervello e non solo. Vi è l’infezione da rotavirus che è viene passato da un individuo all’altro per vie oro-fecali o aerea.
La parotite trasmessa per vie aeree. La rosolia trasmessa come la precedente e da bambini può risultare non pericolosa, anche se possono verificarsi alcune complicazioni.
L’herpes zoster, questo può restare silente per molto tempo rispetto a quanto si è contratto il virus. La varicella, molto contagiosa, si può trasmettere per vie aeree o toccando una superficie infetta. Vi è poi l’influenza ed infine il papilloma virus, questo è causa di diverse malattie.
La procedura di recupero del certificato inerente ai vaccini è davvero molto semplice. Infatti, basterà fare il download dei fascicoli sanitari elettronici. Il Fse viene utilizzato dal soggetto interessato per tenere sotto mano la propria situazione sanitaria e condividerla anche con i medici.
Nel certificato vi è quindi l’intera storia sanitaria del soggetto interessato. Vi sono anche alcuni dati e la documentazione obbligatoria. Nello specifico, all’interno del Fascicolo vi sono dati di identificazione e di tipo amministrativo del soggetto ricevente. Le varie relazioni cliniche, se presenti vi sono anche le relazioni del pronto soccorso e le dimissioni. Un riassunto della situazione sanitaria della persona, i vaccini fatti e altro.
Vi è però una parte molto importante all’interno del Fascicolo, vale a dire il Profilo Sanitario Sintetico. Questo è scritto e aggiornato spesso dal medico di base e consente un’assistenza continuativa e migliore. Vi sono info inerenti al soggetto interessato come allergie, medicinali assunti e molto altro.
Vi è anche possibile avere accesso ai vaccini effettuati contattando il centro vaccinale competente e farne richiesta.
Per ricevere il proprio Fse è necessario usare la propria identità digitale. Dopo aver fatto l’accesso vi sarà la possibilità di esaminare i documenti e fare delle modifiche se vi è la necessità.
Nello specifico, è necessario fare l’accesso a ‘vaccini’ così da ricevere il documento in cui vi sono redatti i vaccini effettuati. Se, invece, l’accesso è effettuato per scaricare la certificazione vaccinale per i propri figli, allora è necessario cliccare su un’altra funzione. La funzione in questione è ‘servizi per i tuoi figli/vaccinazioni’.
Vi è la necessità di riconoscere il bambino mediante, ad esempio, il codice fiscale e fare una autocertificazione in cui attesti di essere il genitore o il tutore. Questo, chiaramente, se il soggetto interessato è minorenne.
Se vi sono vaccini mancanti e che sono state effettuate, vi è la necessità di comunicarle al centro vaccinale. Per capire se la documentazione ricevuta è valida, è importante cliccare su ‘verifica documento’. Vi è inoltre la possibilità di autorizzare il proprio medico a consultare i dati e la documentazione inerente al fascicolo sanitario elettronico.
Ovviamente, per qualsiasi dubbio inerente alla propria situazione specifica, è importante rivolgersi al proprio medico di fiducia oppure ad un esperto del settore.
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