Siamo prossimi alla stagione invernale, conseguentemente le temperature sono destinate a calare nelle settimane che verranno. Che cosa ricordare e considerare per fare una scelta opportuna in fatto di impianto di riscaldamento e pellet. Scopriamolo di seguito.
Nei tempi odierni le spese per il riscaldamento sono una variabile che può preoccupare non poche famiglie.
Ecco perché è sempre preferibile avere le idee chiare in fatto di impianti mirati ad assicurare una temperatura congrua nei diversi vani dell’abitazione.
Di seguito vogliamo dare un’occhiata a due strumenti di cui si parla spesso, ma sui quali in molti hanno dei dubbi e non sono in grado di fare una scelta ben ponderata. Per le proprie esigenze è meglio acquistare una stufa a pellet centralizzata oppure ventilata? Ce ne occuperemo nel corso di questo articolo, in particolare evidenziando quali sono le differenze e dove sta le convenienza dell’uno o l’altro impianto. I dettagli.
Ricordiamo anzitutto che il pellet altro non è che un combustibile naturale al 100% perché si produce dagli scarti del legno non trattato. La stufa a pellet ventilata consiste in un sistema di riscaldamento, che sta avendo una progressiva diffusione per distinti motivi. Esso infatti consente di riscaldare una stanza prendendo l’aria fredda dell’ambiente attorno, per poi rimettere l’aria calda in circolo per il tramite delle bocchette frontali. In buona sostanza il sistema sfrutta l’aria circostante come mezzo per il riscaldamento localizzato.
Questo impianto è caratterizzato da una ventola che permette la fuoriuscita di aria calda dal dispositivo, al fine di riscaldare ambienti circoscritti in pochissimo tempo – e conservando sempre in equilibrio la quantità di ossigeno che si trova nell’ambiente.
I benefici della stufa a pellet ventilata sono oggettivi:
Non mancano però alcuni ‘punti deboli’, come di seguito indicato:
Alternativa è la stufa a pellet canalizzata, vale a dire un impianto più articolato di quello appena visto, che non solo diffonde aria calda nell’ambiente circostante e in cui si trova installata, ma anche si serve di un sistema di tubi (o canalizzazioni), i quali hanno la funzione di trasportare aria calda potenzialmente in stanze diverse, ed anche in piani diversi (tipico è il caso della villetta).
In altre parole, grazie ad un sistema di tubi, l’aria calda che viene prodotta dall’impianto è trasportata nelle diverse stanze correlate all’impianto stesso. Non dimentichiamo poi la possibilità di regolare la temperatura e la ventilazione in ogni stanza grazie ad un telecomando, che rappresenta un ulteriore elemento di comodità per questa tipologia di stufa.
Possiamo dunque affermare che la stufa a pellet canalizzata altro non è che una evoluzione della meno tecnologica versione di stufa a pellet ventilata. Grazie alla versione canalizzata il riscaldamento è rapido in ogni ambiente, con un solo sistema riscaldante.
Perciò, se nelle stufe a pellet ad aria (o ventilate) il calore è trasmesso ad un solo ambiente in modo circoscritto, nelle stufe a pellet canalizzate, invece, vi sono delle tubazioni che trasportano aria calda, la quale è emessa con apposite griglie in più stanze.
Ecco perché tra gli oggettivi vantaggi abbiamo sicuramente quanto segue:
Per quanto riguarda gli aspetti negativi, non ci sono differenze rispetto alla stufa a pellet ventilata, in quanto:
Ci si potrebbe chiedere infine quale delle due è meglio scegliere. Ebbene, ciò dipende fondamentalmente dalle proprie esigenze e dalle dimensioni della casa. Una buona soluzione potrebbe essere quella di optare per una stufa a pellet ventilata – specialmente se l’immobile è piccolo – da unire con un altro sistema di riscaldamento, oppure scegliere direttamente quella centralizzata (in particolare per case grandi), tenendo conto però anche di una spesa maggiore essendo un impianto di riscaldamento più evoluto.
Volendo fare delle stime, sul piano delle spese le stufe a pellet canalizzate si aggirano su prezzi in una forbice 1.000-5mila euro, mentre se si opta per una stufa a pellet ventilata si può restare sotto i mille euro.
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