I medici saranno obbligati a somministrare i vaccini, anche se non sono d’accordo. In arrivo il nuovo Codice Deontologico.
Dall’ultima edizione, diffusa nel 2014, sono trascorsi alcuni anni e adesso una commissione ad hoc apporrà dei cambiamenti al Codice Deontologico, quello che i Medici sono tenuti ad osservare scrupolosamente.
Sappiamo infatti che contestualmente all’Iscrizione all’Ordine dei Medici e al giuramento d’Ippocrate, i professionisti devono osservare le indicazioni contenute nel Codice. Che, ricordiamo, ha carattere extra-giuridico.
In questi ultimi anni, l’attenzione verso i vaccini è aumentata fortemente. L’Italia proprio nel 2014 è divenuta capofila per le strategie vaccinali, a livello mondiale. Il riconoscimento del nostro Paese come promotore principe di campagne informative e operative nel comparto della vaccinazione è arrivato tramite il Global Health Security Agenda. Si svolse all’epoca alla Casa Bianca e vi parteciparono, tra gli altri, l’allora Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) Sergio Pecorelli.
L’arrivo del Coronavirus e della pandemia ha accelerato i tanti passi avanti già effettuati che vedono come obiettivo l’ampliamento dell’offerta vaccinale. Il rinnovo del Codice Deontologico è dunque una conseguenza naturale dell’evolvere delle situazioni e dell’arrivo in campo di innovative terapie, compresi i vaccini a tecnologia mRNA.
Impossibile non ripensare a tutte le polemiche nate proprio a seguito dell’obbligo di vaccinazione per alcune categorie di persone. Di come si siano innescati comportamenti discriminatori verso le persone che non desideravano ricevere il vaccino, e di come sono stati lesi i diritti dei lavoratori che non volevano aderire ad un obbligo “mascherato” da Green Pass.
Anche a seguito della decisione della Premier Meloni di reintegrare i medici che non si erano vaccinati sono scaturite molte polemiche. In sostanza, molti non li vogliono nei reparti, sebbene la scienza abbia evidenziato che anche i vaccinati possono contagiare.
Infine, una riflessione su quante scoperte stiano scaturendo da approfondimenti sui vaccini anti-covid e sui possibili effetti collaterali. Tanto che anche le Case Farmaceutiche hanno avviato delle indagini. D’altronde, nessun medicinale/trattamento è efficace al 100%, e in alcuni soggetti si possono avere reazioni non desiderate.
Sembra che tutto questo sia un lontano ricordo. Infatti d’ora in avanti non sarà permesso ai medici dubitare della bontà dei vaccini e dunque non potranno sconsigliarli. Non poter sconsigliarli significa, di fatto, non poter esprimere una valutazione personale da parte del professionista, che potrebbe pensare – per il bene del suo paziente – sia meglio non somministrare questo o quel vaccino. Secondo il principio di “calcolo rischi-benefici” che finora veniva utilizzato.
Ma d’altronde le cose cambiano, compreso l’approccio alle malattie e alle cure. E quindi ecco cosa si verificheà, nel concreto, una volta redatto e aggiornato il Codice Deontologico.
Il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, ha dichiarato durante un convegno a tema quali saranno le novità del nuovo Codice. In particolare, sul fronte vaccini ha anticipato quanto segue.
“Saranno innanzitutto introdotti degli articoli relativi ai vaccini e alle vaccinazioni: i vaccini rappresentano un fondamentale strumento di prevenzione ed i medici non potranno disconoscerne il valore scientifico. Conseguentemente, il medico non può sconsigliarne l’utilizzo“.
Il paziente, forse, potrà comunque scegliere di effettuare le terapie consigliate o meno, invece il medico non potrà esimersi. Infatti, sempre secondo le parole di Anelli, i medici “quando verranno chiamati a partecipare a campagne vaccinali non potranno non effettuare la somministrazione degli immunizzanti“.
Il nuovo testo sarà realizzato da una commissione ad hoc e si stima che sia pronto per il 2024.
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