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Pensioni

Invalidità: il limite poco conosciuto che fa perdere l’assegno

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L’invalidità per causa di servizio si ottiene se viene riconosciuto un nesso causale tra danno biologico e attività lavorative: ma non vale per tutti.

La Legge 22 dicembre 2011, n. 214 ha infatti abrogato, per i dipendenti della Pubblica amministrazione, la causa di servizio così come i benefici economici spettanti. A fare eccezione è unicamente il personale appartenente al comparto sicurezza, difesa, vigili del fuoco e soccorso pubblico, per cui vige il precedente regime.

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Gli altri lavoratori pubblici, così come quelli privati, sono assicurati con l’INAIL.

Invalidità per causa di servizio: il quesito

Un nostro lettore ha inviato il seguente quesito: “Contributi di 5 anni più altro per invalidità civile? O invalidità per causa di servizio? Spiegazione relativa all’oggetto per favore.”

Come funziona la causa di servizio

Qualsiasi lesione o infermità temporanea o permanente, nonché aggravamenti di condizioni preesistenti, compresa la morte, possono essere riconosciuti dipendenti da causa di servizio. A patto che sia dimostrata una correlazione tra il servizio svolto e l’infermità riscontrata. Devono quindi derivare da eventi accaduti in servizio oppure per cause legate all’attività lavorativa, come esposizione a cancerogeni, ambiente, ecc. Questo collegamento non deve necessariamente configurarsi come esclusivo, può anche essere solo una concausa, ma comunque risultare ‘efficiente e determinante’.

Una volta ottenuto il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio, la vittima, o i suoi eredi in caso di decesso, possono richiedere l’equo indennizzo, la pensione privilegiata e il risarcimento dei danni.

Equo indennizzo e pensione privilegiata

L’equo indennizzo viene erogato una tantum ed è di importo variabile, a seconda della gravità della patologia e del livello retributivo del dipendente. Deve essere richiesto direttamente dal lavoratore (o dai suoi eredi) entro sei mesi presso l’ufficio o il comando in cui presta servizio. In caso di domanda ‘non tempestiva’ si perde infatti questo diritto, anche se dovesse essere stabilita la causa di servizio.

La domanda di pensione privilegiata deve essere ugualmente richiesta dal lavoratore o dagli eredi, entro cinque anni da quando si è verificata la cessazione del servizio. Oppure entro 10 anni se il lavoratore ha il morbo di Parkinson. Se si è già ottenuto il riconoscimento della causa di servizio, non ci sono limiti di tempo.

I due trattamenti sono compatibili: l’equo indennizzo è però concesso in forma ridotta se in concomitanza con la pensione privilegiata, altrimenti è erogato per intero. In caso di aggravamento della lesione, è possibile presentare domanda entro cinque anni dal provvedimento, chiedendo la revisione dell’equo indennizzo. La vittima può fare richiesta anche del risarcimento integrale di tutti i danni, oltre che delle prestazioni già elencate, sempre in caso di riconoscimento della causa di servizio.

Contributi figurativi per invalidità

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti invalidi, l’articolo 80, comma 3 della legge 388/2000 consente di richiedere due mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di lavoro effettivamente svolto. Il beneficio è riconosciuto fino a un massimo di 5 anni ed è utile sia per maturare il diritto alla pensione che, in caso di metodo retributivo, anche per il calcolo delle quote. Non ha invece rilevanza per i trattamenti pensionistici erogati con il metodo contributivo.

Questa opportunità riguarda i lavoratori sordomuti; gli invalidi civili per qualsiasi causa con un’invalidità superiore al 74%; gli invalidi di guerra, civili di guerra e gli invalidi per causa di servizio, con invalidità ascritta alle prime quattro categorie della tabella A, allegata al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra.

I contributi figurativi sono riconosciuti su richiesta dell’interessato contestualmente alla domanda di pensione. Solo per gli iscritti alla gestione Ex INPDAP, la domanda va presentata al datore di lavoro.  

Invalidità per servizio civile e contributi figurativi

In merito alla richiesta del lettore, se intende avvalersi della possibilità di richiedere i contributi figurativi oppure presentare riconoscimento di causa di servizio, consigliamo di rivolgersi a un Patronato o altro ente per ricevere assistenza.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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