Se si hanno debiti si rischia di ottenere meno soldi con il Trattamento di Fine Servizio? La domanda spaventa i lavoratori, cerchiamo di chiarire ogni dubbio.
Scopriamo se gli insoluti verso il Fisco incidono sul pagamento del Trattamento di Fine Servizio.
Multe, TARI, bollo auto, IMU, se non corrisposti possono influire sul pagamento del Trattamento di Fine Servizio? Sappiamo tutti che il Tfs è l’indennità corrisposta al lavoratore nel momento in cui finisce un rapporto di lavoro vuoi per licenziamento, dimissioni o pensionamento. I dipendenti pubblici statali la ottengono se assunti a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000 mentre i dipendenti statali hanno diritto al Trattamento di Fine Rapporto. L’importo è calcolato sulla base della retribuzione annua lorda compresa la tredicesima che deve essere divisa per 12 e moltiplicata per l’80%. Il risultato, poi, dovrà essere moltiplicato per gli anni di lavoro validi per il calcolo della pensione.
La somma conclusiva potrà essere corrisposta in un’unica soluzione se inferiore a 50 mila euro, in due rate annuali se compresa tra 50 mila e 100 mila euro e in tre rate se superiore a 100 mila euro. Cosa succede se il lavoratore ha dei debiti con il Fisco?
Il Tfs è un diritto del lavoratore. La somma spettante si accumula lavorando anno dopo anno, sono soldi appartenenti al dipendente e, di conseguenza, non possono essere toccati dal Fisco. Ciò significa che nonostante la presenza dei debiti, il Tfs verrà erogato nella sua totalità secondo tempi e modi previsti dalla normativa.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione non può rivalersi sul Trattamento di Fine Servizio ma il contribuente sarà comunque tenuto a corrispondere la cifra presente sulla cartella esattoriale notificata entro la scadenza indicata o rischia gravi conseguenze. Parliamo, ad esempio, del fermo amministrativo o del pignoramento dei beni. A questo punto, se il Fisco opterà per il pignoramento del conto corrente, le somme depositate – incluso il Tfs – potranno essere prelevate per ripagare il debito rispettando le percentuali previste dalla Legge.
In caso di debiti il Fisco non ha la libertà di poter compensare l’insoluto automaticamente sulle somme dovute al cittadino, incluso il pagamento del Trattamento di Fine Servizio. Dovrà attendere la possibilità di pignorare il conto del debitore qualora quest’ultimo continuasse ad essere insolvente dopo la notifica della cartelle esattoriale e gli “inviti” a corrispondere quanto dovuto.
Il pignoramento presso terzi, dunque, può interessare il Tfs ma solo tenendo conto di specifici limiti. Secondo la Legge, infatti, è possibile pignorare solo il 20% del Tfs (articolo 543 del Codice di procedura Civile). Sarà questa la percentuale di perdita massima del Trattamento per un lavoratori insolvente.
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
Anche i disoccupati che svolgono lavori occasionali hanno diritto all'indennità NASpI, ma devono rispettare precisi…
Ci sono tantissimi benefici per le persone più anziane, che spesso necessitano di maggiori tutele.…
Per non ricevere penalizzazioni sull'assegno pensionistico è fondamentale scegliere accuratamente la tipologia di trattamento. Nel…
Chi affitta in nero un immobile rischia sanzioni molto severe in caso di controlli fiscali.…
L'Agenzia delle Entrate ha avviato una nuova campagna di controlli grazie a un nuovo algoritmo.…