Un semplice sms per sapere se il proprio nome ha avuto inclusione nel data base dei cattivi pagatori, con tutte le conseguenze che ne derivano in fatto di possibili finanziamenti futuri. La black list si evolve e per il cattivo pagatore sarà ben più arduo evitare di essere inserito nell’elenco per irreperibilità .
Tutti coloro che chiedono un finanziamento o stanno pensando di chiederne uno, dovrebbero sapere che cos’è la CRIF o Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria.
In sintesi si tratta di una società privata che ha il ruolo di gestire un vasto insieme di informazioni creditizie – soprattutto quelle che attengono alle posizioni debitorie dei soggetti in lista. CRIF gestisce in particolare il Sistema di Informazioni Creditizie (Sic) attivo nel nostro paese, ovvero una articolatissima banca dati formata dalle informazioni che scaturiscono dagli istituti di credito e dagli enti finanziatori in generale. Questo sistema mira a poter valutare con precisione il profilo creditizio di una persona, per capire se può considerarsi affidabile in caso di finanziamenti.
Ebbene, proprio con riferimento a questi temi, la novità recente è che, onde evitare che i cosiddetti cattivi pagatori rimandino la segnalazione del proprio nominativo al Sic, basterà da qui in avanti informarli con sms. E’ cioè il caso di chi si rende irreperibile per evitare di ricevere la notifica e che questa sia inserita nel sistema in oggetto.
In buona sostanza, colui che è rimasto indietro con il pagamento delle rate e teme di essere inserito nella lista nera Crif-Sic, perché per più mensilità non ha versato le rate del finanziamento, potrà da ora verificare agevolmente se il proprio nome ha avuto inserimento nel database utilizzato dai finanziatori. Un solo sms faciliterà le cose ai gestori di queste informazioni, e per il debitore sarà molto difficile impedire l’inserimento nella black list attraverso l’irreperibilità . Vediamo più da vicino.
Tempi duri per i cattivi pagatori ‘furbetti’, che con le ultime novità si troveranno la strada sbarrata. Come accennato poco sopra, infatti, onde evitare che i cattivi pagatori rimandino la segnalazione dei propri dati al citato sistema Sic, sarà sufficiente una notifica via sms. Questo a seguito dell’ok del Garante della Privacy, con il quale nel nuovo Codice di condotta per i sistemi informativi sono state introdotte una serie di nuove regole sulla trasparenza e la correttezza in tema di trattamento dei profili dei soggetti finanziati, per motivi personali o per acquistare un bene di consumo.
Ricordiamo che i dati contenuti nel Sic sono utilizzati dalla Centrale dei rischi finanziari (Crif), ovvero dalle banche e dalle società finanziarie che aderiscono volontariamente al sistema, allo scopo di proteggersi da rischi di finanziamenti o prestiti a favore di persone inaffidabili perché, appunto, cattivi pagatori.
Il punto è che questo enorme data base è sì utile per i controlli, ma è vero anche che un eventuale errore di inserimento potrebbe mettere a rischio la credibilità di una persona che paga regolarmente le proprie rate. Proprio in ragione di ciò, le regole aggiornate sulla protezione dei dati personali hanno introdotto uno strumento di autoregolamentazione, grazie al quale gli operatori sono ora tenuti a osservare alti standard di trasparenza, sicurezza e correttezza nell’utilizzo di dati riservati.
Dopo l’ok del Garante della Privacy e il varo del nuovo Codice di condotta in tema di crediti al consumo, entrato in vigore lo scorso 5 novembre, abbiamo regole aggiornate a tutela sia del creditore sia del debitore.
Per quanto qui specificamente interessa, tema chiave è la cosiddetta segnalazione al sistema di informazioni creditizie (Sic). Le cose cambiano essenzialmente nei termini seguenti:
Ecco perché l’escamotage adottato dai cattivi pagatori non sarà più così agevole come in passato, e il debitore non potrà affermare di essere stato segnalato senza preavviso.
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