Con il principio di dicembre ecco l’appuntamento con i sondaggi politici. Prosegue l’ascesa di Fratelli d’Italia, ormai doppiato il Partito Democratico.
Per i dem è notte fonda in attesa delle primarie in programma il prossimo 19 febbraio.
In prossimità del Natale ecco l’attuale situazione politica nel nostro Paese. Secondo i recenti sondaggi politici di Swg il partito della premier Meloni al momento raggiungerebbe il doppio delle preferenze del Partito Democratico.
Alle spalle proseguono i saliscendi di Movimento 5 Stelle, Lega, Terzo Polo e Forza Italia.
La recente statistica sulla scena politica italiana tracciata di Swg, reso noto nel corso della giornata del 5 dicembre durante la messa in onda del Tg La7 di Enrico Mentana, presenta una panoramica in un certo senso impensabile fino a poco tempo fa: non si ferma l’ascesa di Fratelli d’Italia dopo il boom conseguito all’ultima tornata politica, a oggi conterebbe per l’appunto il doppio delle preferenze rispetto al Partito Democratico.
Un contesto che è l’esito naturale del ritornello di questo post elezioni: una Giorgia Meloni continuamente in progresso ancor di più a seguito dell’insediamento a Palazzo Chigi e, viceversa, un Partito democratico in assoluta decadenza aspettando l’elezione del prossimo segretario da votare alle primarie in programma il 19.
La coalizione di centrodestra sarebbe sempre in netto vantaggio, sebbene debba fare i conti con i cali frequenti di Forza Italia e Lega e con i recenti e severi rimproveri di Bankitalia in tema di legge di Bilancio 2023.
Matteo Salvini, sebbene la costante perdita di appeal elettorale, starebbe giovando di tale idillico momento per il centrodestra (più che altro di Meloni e soci) rimanendo aggrappato al “gruppone” e alla coppia composta da Azione e Italia Viva.
Dando un’occhiata a quanto e come si muova l’opposizione, basandoci sui sondaggi politici di Swg, sembrerebbe sorridere solamente il tandem Calenda-Renzi, piccoli passi che sicuramente giovano alla frizzante coppia del Terzo Polo.
La tattica dell’opposizione edificante e pronta all’ascolto e al dialogo per ora pare dia ragione e credito ai due ex dem. Basti pensare come i pentastellati, pronti a scendere per le strade in difesa del rdc, abbiano registrato un calo nelle preferenze.
La questione inerente il Movimento 5 Stelle andrebbe avanzata anche per il duo Verdi-Sinistra, visto il segno negativo registrato nell’ultima indagine. Buio totale anche per Gianluigi Paragone, che paga senz’altro la criticità all’interno di Italexit.
L’ex senatore del resto sembrerebbe in procinto di cambiamenti, a partire dal nome del suo partito politico, che potrebbe trasformarsi in Per l’Italia con Paragone. In più sarebbe pronto ad annullare gran parte delle governance territoriali del partito.
In conclusione, cresce ancora la stima nei confronti di Unione Popolare, con Luigi De Magistris che, a seguito dell’esito non propriamente brillante dell’ultima tornata elettorale, si avvicinerebbe progressivamente alla fatidica soglia del 3%.
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