La tredicesima è una mensilità aggiuntiva erogata dal datore di lavoro e inserita nella busta paga di dicembre. Spetta anche ai pensionati.
In principio si trattava di un regalo di Natale che il datore di lavoro riconosceva ai propri lavoratori per questo è conosciuta anche come “gratifica di Natale”. Inoltre, non era obbligatoria.
In seguito, divenne obbligatoria per le aziende del settore industriale e per questo inserita nel relativo contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL). Era il 1937. Poi il decreto del Presidente della Repubblica del 1960 (numero 1070) estese la tredicesima a tutti i lavoratori.
La tredicesima spetta i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privati, ma anche ai pensionati. Questi ultimi la riceveranno nel cedolino della pensione. L’importo inserito nella tredicesima è definito “retribuzione differita”. Ciò significa che la somma matura ogni mese, ma il datore di lavoro la offre a parte sotto forma di mensilità aggiuntiva.
Attenzione, perché non tutte le aziende ricevono la tredicesima in “forma” mensile. Infatti, alcuni contratti prevedono che le aziende paghino la tredicesima a rate, ovvero inserita nello stesso mese in cui matura. Scelgono questa soluzione soprattutto le piccole aziende che preferiscono il pagamento di una mensilità nell’arco dell’anno invece che versare l’importo in una soluzione unica.
Inoltre, come tutte le mensilità anche la tredicesima è tassata dall’Irpef ed è soggetta a contributi previdenziali. Non spettano invece né le detrazioni per il lavoro dipendente e né quelle del familiare a carico.
Per questo motivo la tredicesima ha un importo più basso rispetto allo stipendio. In questo caso, infatti, le trattenute Irpef sono ammortizzate dalle detrazioni. Invece, la tredicesima è tassata per intero.
Inoltre, poiché fa parte del reddito complessivo deve essere considerata se si vuole sapere a quale scaglione di reddito un lavoratore appartiene.
La tredicesima si calcola considerando un dodicesimo dello stipendio per ogni mensilità lavorata nell’anno. Per questo l’importo può essere più alto o più basso in base ai mesi lavorati.
Ad esempio, chi ha lavorato meno di 12 mesi per la stessa azienda dovrĂ calcolare un dodicesimo per ogni mensilitĂ e si sommano tutti i dodicesimi dei mesi lavorati. Coloro che hanno lavorato per un anno intero prenderanno invece una mensilitĂ in piĂą.
Però, il calcolo sarà più semplice se la busta paga non è cambiata durante l’anno: in questo caso basta calcolare un dodicesimo e moltiplicarlo per i mesi lavorati. Il calcolo andrà fatto sul mese in cui si abbiamo almeno 15 giorni lavorati.
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