Tra i prodotti di investimento e di risparmio distribuiti da Poste Italiane ci sono anche i Libretti postali.
Molti italiani sottoscrivono i Libretti postali per depositare il proprio denaro per farlo fruttare nel tempo per poi utilizzarlo per qualche progetto importante.
Come i buoni postali anche i libretti sono garantiti dalla Cassa depositi e prestiti e, quindi, dallo Stato. Infatti, forse non tutti sanno che questa società è all’85% proprietà dello Stato italiano, mentre la restante percentuale è di proprietà di privati.
Il primo Libretto postale Poste Italiane lo ha distribuito nel 1875 su tutto il territorio nazionale. Da quell’anno è diventato il prodotto di risparmio più amato e sottoscritto dagli italiani. Dal 2021, i classici libretti al portatore sono stati sostituiti con i libretti “smart”. Più moderni e con nuove funzionalità con il Libretto Smart si possono gestire i propri risparmi anche online: su poste.it, con l’app BancoPosta e presso gli ATM con la Carta libretto.
A volte, però, capita che una volta sottoscritto e accreditato un po’ di denaro il libretto sia di lasciarlo in un cassetto e dimenticato. Succede molto più di quanto si immagina ed è per questo che Poste Italiane sul proprio sito ha comunicato l’estinzione di alcuni libretti postali. Ci si riferisce ai libretti dormienti.
Come spiega Poste Italiane «si tratta di libretti non movimentati dal titolare da 10 o più anni, non sottoposti a procedimenti o blocchi operativi che ne impediscano la movimentazione delle somme e che abbiano un saldo superiore a 100 euro». Quindi, libretti aperti da diverso tempo e non più utilizzati.
Di solito, Poste Italiane invia un messaggio al titolare del libretto nel quale spiega come riattivare il libretto. Basta semplicemente recarsi presso un ufficio postale ed effettuare una transazione: prelievo, versamento di una somma oppure controllo del saldo.
I risparmiatori, però, hanno un limite di tempo per “riattivare” il proprio libretto entro il quale si rischia di perdere i soldi. In realtà i soldi contenuti sul libretto potranno essere sempre rimborsati ma con una procedura più complessa. Infatti, le somme saranno trasferite al Fondo Consap, azienda partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze istituita con la Finanziaria 2006.
Per evitare questo trasferimento e, di fatto, l’estinzione del libretto da parte di Poste Italiane, i titolari entro il 4 aprile 2023 dovranno effettuare una qualsiasi operazione per sbloccarlo.
Poste ha pubblicato un elenco dei libretti dormienti sul proprio sito ordinati in base al numero identificativo dell‘ufficio postale presso cui sono stati aperti.
Quindi, gli interessati possono consultare l’elenco alla seguente pagina: https://buonielibretti.poste.it/prodotti/libretti-dormienti.html.
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