Per conoscere in tempi minori la propria positività al virus, molti si affidano al test rapido. Ma questo è davvero così efficace?
Una domanda del genere ci fa capire come, nonostante il tempo sia passato, regni ancora un po’ di confusione per quanto riguarda le due tipologie di test.
Sembrerà strano parlare di test e di Coronavirus dopo due anni trascorsi con le restrizioni, eppure, non bisogna mai abbassare la guardia. In particolare, con l’arrivo delle feste natalizie e con gli incontri con i propri familiari, può verificarsi un rischio maggiore di contrarre il virus. Infatti, non a caso, tempo fa, molti virologi erano soliti affermare come fosse più rischioso il cenone di capodanno con la famiglia, che andare al supermercato senza mascherina. E, infatti, in molti si sono ritrovati in questa situazione.
Dunque, il periodo delle feste è un periodo molto particolare, a cui bisogna prestare una maggiore attenzione più al parente che allo sconosciuto che abbiamo accanto. È vero, oggi non si vive più con quell’incubo di potersi ammalare di Covid e le cose sembrano andare per il meglio. Non ci sono più restrizioni nemmeno per i commercianti e, piano piano, l’economia si sta riprendendo. Ma, come si sente dire al telegiornale, è possibile che possa farci visita un’altra ondata di contagi proprio in questo periodo.
Insomma, non ci siamo del tutto liberati dal Covid, anche se le nostre vite sembrano aver ripreso la loro normalità. Un nostro alleato è, appunto, il test rapido il quale ancora genera confusione. Ebbene, prima di conoscerlo nei dettagli, leggiamo qualche altra notizia che riguarda il mondo della salute. Parlando proprio di Coronavirus, l’ibuprofene può essere di aiuto contro lo stesso, ma può generare dei nuovi effetti collaterali. Una notizia più positiva riguarda la prevenzione in fatto di cancro: grazie a dei test non invasivi ne sono stati rilevati 14! Detto questo, possiamo concentrarci sul nostro test rapido.
Dopo gli ultimi anni passati in casa, in farmacia, in ospedale e davanti alla TV, tutti quanti noi ci siamo chiesti se il test rapido potesse essere ritenuto efficace o meno. Sicuramente, in molti, per tagliare la testa al toro, come si suol dire, si sono rifatti a quello molecolare. Quest’ultimo, a differenza di quello che è oggetto del nostro articolo, viene dichiarato come quello più sicuro al 100%.
E non sono solo gli ospedali o le farmacie a dirlo, ma soprattutto l’Organizzazione Mondiale per la Sanità. Il test molecolare viene eseguito tramite un campione che riguarda le vie respiratorie di chi pensa di essere positivo. Il tutto avviene attraverso uno strumento molto simile ad un cotton fioc, ovvero il famigerato tampone. Questo, dunque, viene inserito sia all’interno del nostro naso sia nella zona faringea della nostra bocca.
Possiamo dire che, per quanto riguarda la procedura, anche il test rapido segue le stesse indicazioni. Anzi, addirittura esiste anche la possibilità di prelevare un po’ di saliva la quale ci dirà se siamo positivi o meno. Tuttavia, la differenza sostanziale tra le due tipologie di esame è la modalità di analisi. Quindi, possiamo già iniziare a fissare un punto: i due test non possono essere considerati simili o uguali.
Una prima risposta potrebbe provenire da un ragionamento che ha a che fare con i tempi di analisi. Da una parta abbiamo il test rapido che permette di conoscere la positività o la negatività anche in meno di 90 minuti. Dall’altra parte, invece, il test di tipo molecolare richiede 8 o addirittura 24 ore per un’analisi più approfondita.
Mettendo da parte il discorso sulle tempistiche, passiamo a cosa tutti e due rilevano. Il primo, infatti, permette di conoscere soltanto alcune parti proteiche del virus, ma non il genoma virale e da cosa lo stesso sia composto. Queste ultime due cose, invece, si possono sapere grazie al test di tipo molecolare.
E poi ancora: il test rapido ha la capacità di rilevare solo in piccole quantità le componenti virali, una situazione che genera i cosiddetti falsi negativi. Oppure, in altri casi ancora si parla di falsi positivi, anche se ciò avviene più sporadicamente.
Comunque sia, per stare più tranquilli, è sempre bene farsi un test molecolare e portare un po’ di pazienza. Infine, dobbiamo ammettere che le cose potrebbero cambiare anche per quest’ultimo per via delle successive mutazioni del virus del tutto impreviste.
Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.
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