La Nato ha dichiarato di trovarsi quasi al verde in quanto ad armi da inviare all’Ucraina, mentre Biden sembrerebbe pronto a spedire a Kiev i missili Patriot.
Forse nessuno si sarebbe mai aspettato un simile dispendio bellico.
I rifornimenti nei depositi militari dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (Nato) sono in forte calo per via del conflitto scatenato da Putin in Ucraina. Ad affermarlo Julianne Smith, diplomatico e garante permanente degli Usa presso l’Alleanza.
Stando all’ambasciatore ci sarebbero numerosi azioni al momento attive, a portarle avanti un numero incalcolabile di enti e organizzazioni: unico obiettivo il potenziamento delle scorte. Tra le entità coinvolte ecco il Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina (UDCG), con il lavoro sotto la direzione dagli Stati Uniti per il coordinamento dell’assistenza per 50 nazioni, alcune non aderenti alla Nato.
Vi sono incontri mensili, durante i quali ci si confronta con le imprese di produzione bellica. Il tentativo è quello di fornire certezze alle industri affinché riattivino le linee produttive.
Nel corso del terzo summit dell’UDCG in giugno tenutosi Bruxelles il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin annunciava il finanziamento da parte del Congresso di 40 miliardi di dollari per supportare la sicurezza all’Ucraina.
Il mese scorso Austin e il generale delle forze armate Mark Milley, a presidenza del Joint Chiefs of Staff, hanno dato luogo a un incontro virtuale durante il quale hanno presenziato 50 Stati e organizzazioni nella circostanza del settimo meeting dell’UDCG.
Durante il summit si è annunciata la prossima messa a disposizione di armi supplementari, un pacchetto ausiliare da 287 milioni di dollari proveniente dagli svedesi, batterie di razzi Hawk e missili dagli spagnoli e 500 milioni di dollari di aiuto dai canadesi.
Austin ha affermato come l’impeto sarà serbato per l’intera stagione invernale in modo che lo Stato ucraino possa proseguire nel consolidamento degli ucraini e non perdere slancio sul campo di battaglia. Del resto, le forze armate ucraine si stanno battendo con ancor più fermezza e determinazione.
La notizia è riportata dalla Cnn, che ha menzionate una terna di dirigenti americani. Il progetto per l’invio di sistemi difensivi antiaerei dovrebbe ricevere l’approvazione del Pentagono entro 7 giorni.
Gli armamenti in questione sono dall’elevata carica esplosiva. La progettazione risale agli anni Ottanta, mentre il primo utilizzo nel corso della Guerra del Golfo. Giappone, Germania e Israele hanno già acquisito questi sistemi difensivi, spediti anche ad alleati Nato (si pensi alla Polonia).
I razzi Patriot sono stati concepiti per la protezione dell’esercito terrestre contro i raid provenienti dal cielo. Sono muniti di testate a frammentazione con elevato coefficiente esplosivo. Fino a non molto tempo fa erano impiegati anche nell’apparato di Scudo antimissile degli Stati Uniti.
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