Il Buono Ordinario è il prodotto di risparmio più utilizzato tra gli italiani che lo scelgono per far fruttare il proprio denaro.
Con la crisi economica, l’inflazione che “mangia” il valore dei nostri risparmi e i tassi di interesse che la Banca centrale europea alza per contenere il costo della vita, lasciare i risparmi tutti sul conto corrente non è l’ideale.
Infatti, la scelta migliore è investirli in buoni del Tesoro, come BTP o BOT, in un conto deposito (ad esempio scegliendo la Banca Illimity che ha conti vincolati a 60 mesi con un tasso del 4%) oppure in buoni fruttiferi postali, nello specifico in un Buono Ordinario.
La maggior parte delle persone preferisce investire il proprio denaro in buoni postali. I motivi sono molti:
Poste Italiane propone vari tipi di buoni fruttiferi postali che un investitore può scegliere in base alle proprie esigenze e al proprio portafoglio. Infatti, si possono sottoscrivere buoni postali a partire da 50 euro oppure considerare i multipli di questa cifra. La sottoscrizione può avvenire presso un qualsiasi sportello postale ubicato sul territorio nazionale oppure, qualora il sottoscrittore abbia un conto corrente BancoPosta, anche in modalità online tramite il sito di Poste Italiane oppure utilizzando l’App BancoPosta.
Attenzione alla scadenza del Buono perché influenza la prescrizione. Attualmente i buoni fruttiferi postali hanno una scadenza di 20 anni, ma quelli sottoscritti prima del 2000 invece hanno una scadenza di 30.
Quale sia la scadenza che dovrebbe essere indicata sul buono ma si consiglia di chiedere conferma all’operatore nel momento in cui si effettua la sottoscrizione, l’importante è non superare la data di sottoscrizione pari a 10 anni. Superati questi anni il buono non potrà più essere rimborsato presso Poste Italiane e la procedura diventerà un po’ più complessa; oltre al rischio di perdere il denaro accumulato. Abbiamo spiegato la procedura del rimborso alla scadenza naturale del buono in questo articolo “Buoni fruttiferi postali in scadenza: bisogna affrettarsi per non rischiare la prescrizione”.
Supponiamo che vogliamo investire 5.550 euro in un Buono Ordinario, come possiamo sapere quale sarà il suo valore alla scadenza, ovvero dopo 20 anni? Poste Italiane sul proprio sito, nella sezione che riguarda proprio il risparmio e gli investimenti, mette a disposizione un calcolatore utile sia per simulare il valore del buono che vogliamo sottoscrivere (o per scegliere quello migliore per le nostre esigenze) sia per calcolare il valore di uno che già si possiede.
Lo stesso strumento serve anche per calcolare il valore del Buono dedicato ai minori che attualmente ha il tasso di rendimento più alto tra tutti i buoni fruttiferi postali: del 4,50%. Invece, il tasso di rendimento del Buono Ordinario a scadenza è del 2,50% e gli interessi maturano a partire dal primo anno della sottoscrizione ogni due mesi.
Quindi, utilizzando ‘Simula’ dopo aver inserito l’importo e scelto scadenza medio-lungo il calcolatore restituisce il seguente valore di rimborso netto a scadenza: 8.646,55 euro. Invece, utilizzando ‘Calcola’ dopo aver inserito tipologia, data di sottoscrizione (per esempio il 16 dicembre 2022) e data di scadenza (16 dicembre 2042) il risultato è il seguente:
La data di prescrizione sarà il 17 dicembre 2052, termine ultimo per il rimborso del Buono Ordinario.
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