La commissione europea si fa promotrice della Legge di Bilancio italiana con alcune riserve sulla gestione del limite nei pagamenti in contanti.
Accelerando la diffusione dei pagamenti digitali e del cashless dovuto oggi alla generale presenza degli smartphone oltre che delle carte di credito. Oltre ciò oggi sempre più persone trovano conveniente gestire le proprie spese online, con servizi finanziari spesso integrati nelle applicazioni.
La BCE e la commissione europea è consapevole che nei prossimi anni l’economia dovrà passare attraverso l’uso dell’euro digitale. Questo non sostituirà i contanti ma solo il tempo e l’evoluzione delle politiche di gestione di fenomeni come l’evasione fiscale ci diranno se questo verrà completamente messo da parte.
La necessità di un elevato grado di controllo e monitoraggio dei flussi finanziari si affianca a quella di reperire le risorse finanziarie sommerse. Nonostante le dichiarazioni di difesa sui diritti di privacy dei consumatori sembra difficile immaginare l’assenza dello sfruttamento della tracciabilità di ogni transazione.
I portafogli digitali sono già diffusi e si sono integrati senza clamore in uno stile di vita già consolidato. Quello dei pagamenti tramite telefono e tablet raggiungerà a livello globale un valore di 140 mila miliardi di dollari entro 2030. Nei giorni scorsi è stata confermata in questo senso la spinta verso la maggiore digitalizzazione; il limite minimo di accettazione dei pagamenti con Pos, è sceso infatti dai 60 ai 40 euro.
Le indicazioni da Bruxelles parlano chiaro; l’Italia non può permettersi di chiedere sussidi e finanziamenti senza che al contempo lotti al massimo per recuperare le risorse dell’evasione fiscale. Il giudizio sulla legge di Bilancio conferma questa linea; il Governo dovrà adeguarsi e cambiare la propria opinione sulla necessità di lasciare più margine di manovra ai commercianti nell’accettazione delle carte di credito.
SI continuerà a parlare del limite minimo dei pagamenti col Pos rifiutabile dai commercianti. Probabilmente questo calerà nel tempo; per il momento oltre i 40 euro scatteranno le sanzioni per chi rifiuta pagamenti con carte e prepagate.
Il giudizio definitivo della commissione UE sulla manovra di bilancio emesso ieri invita il Governo anche a procedere a una riforma del fisco ben strutturata.
Gentiloni ha ricordato che il Governo aveva già preso impegni sul tema di fisco e pagamenti con l’Ue; se il governo non avesse ottenuto l’ok della commissione sarebbe stato obbligato fino a eliminare la soglia o addirittura a toglierla.
La soluzione del limite dei 40 euro è quindi ancora un compromesso per l’Ue. Nonostante questo, il presidente del consiglio Meloni mostra ottimismo; “il giudizio della Commissione dice che abbiamo fatto una manovra molto seria.” Questo conferma la responsabilità del Parlamento italiano che ha tenuto conto dei passaggi chiave negli accordi con l’Ue nella prosecuzione delle riforme.
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