Bollo auto e nuova mossa verso la sburocratizzazione dei servizi della PA e nella direzione della progressiva digitalizzazione dei rapporti cittadino – istituzioni.
È infatti recentissima la notizia secondo cui in tema di bollo auto, vengono soppressi i bollettini di conto corrente postale per dare spazio al solo sistema denominato PagoPA. Ecco i territori interessati.
Grazie al provvedimento del 13 dicembre scorso, l’Amministrazione finanziaria ha indicato la via della soppressione dei modelli di bollettino, usati per il pagamento delle tasse automobilistiche erariali gestite dalle Entrate per la regione Friuli-Venezia Giulia e la regione Sardegna, come anche dei modelli di bollettino in versione bilingue italiano-sloveno.
Dal 1° gennaio 2020, infatti, i pagamenti relativi alla tassa automobilistica sono effettuati attraverso il sistema dei pagamenti elettronici PagoPA.
Approfondiamo di seguito queste novità e vediamo in sintesi che cos’è il sistema PagoPA appena menzionato.
Stop ai modelli di bollettino per il pagamento, sui conti correnti postali intestati all’Agenzia delle Entrate, delle tasse automobilistiche per quanto riguarda la regione Friuli-Venezia Giulia e la regione Sardegna.
In termini tecnici, si tratta di quanto stabilito dal direttore dell’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 13 dicembre 2022, dopo quanto previsto dall’art. 38-ter del DL 26 ottobre 2019 n. 124. Quest’ultimo provvedimento ha in particolare disposto che, dal primo gennaio 2020, i pagamenti della tassa automobilistica devono essere compiuti soltanto tramite le modalità di cui all’art. 5, comma 2, del Codice dell’amministrazione digitale.
Insomma, la linea favorevole alla digitalizzazione dei servizi e allo snellimento della burocrazia è del tutto evidente anche in riferimento alle tasse auto Friuli Venezia Giulia e Sardegna.
In buona sostanza è addio ai vecchi bollettini per le tasse auto in FVG e Sardegna, grazie ad una recente decisione dell’Amministrazione finanziaria, che si colloca nella linea dell’obbligo di pagamento della tassa automobilistica regionale con il sistema dei pagamenti elettronici PagoPA. Archiviato insomma l’uso del classico bollettino di conto corrente postale.
Lo ribadiamo per sgomberare il campo da ogni possibile dubbi: ‘pensionati’ i modelli di bollettino usati per il versamento delle tasse automobilistiche erariali gestite dall’Agenzia delle Entrate per le regioni Friuli-Venezia Giulia e Sardegna. Come accennato sopra, a fissare ciò è il provvedimento del 13 dicembre 2022, sottoscritto dal direttore dell’Amministrazione finanziaria Ruffini, il quale archivia altresì i modelli di bollettino in versione bilingue italiano-sloveno, che furono approvati con il provvedimento del direttore dell’ente nell’ormai lontano 22 novembre 2006.
Abbiamo visto queste ultime novità che fanno riferimento al sistema PagoPA. Che cos’è di preciso? Ebbene, PagoPA altro non è il portale nazionale dei versamenti a favore della Pubblica Amministrazione. Un servizio pratico, tecnologico e veloce che intende venire incontro alle esigenze del singolo cittadino e semplificare le sue incombenze.
In virtù del sistema PagoPA tutti i pagamenti compiuti da cittadini e aziende verso qualsiasi tipologia di ente pubblico, si stanno via via adeguando a determinati standard e regole definiti da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).
PagoPA è un meccanismo pensato e messo a punto per semplificare e accrescere la qualità e la quantità dei servizi di pagamento presentati da ogni PA. Ovviamente facciamo riferimento a Comuni, Province, Regioni, ASL, Inps, aziende a partecipazione pubblica, scuole, università, Agenzia delle Entrate, e così via. Il tutto nella massima praticità e sicurezza per l’utente del servizio.
Attenzione al seguente aspetto: PagoPA non è, dunque, un classico sito web in cui pagare, ma piuttosto si tratta di una modalità standardizzata di versamento di denaro dovuto come contribuente. Essa si può usare con moltissimi strumenti e canali di pagamento differenti, accessibili sia con il sito dell’ente verso cui compiere un pagamento (ad es. il sito dell’Università per le tasse universitarie), sia attraverso gli sportelli fisici e virtuali previsti da moltissimi Prestatori di Servizi di Pagamento – i cosiddetti PSP. Il riferimento va dunque agli sportelli bancari o di home banking, oppure alle postazioni ATM abilitate, o ancora ai punti Sisal o Lottomatica. Idonei a questo scopo sono anche gli uffici postali e, per un servizio 100% digitale, anche le app di pagamento come ad es. Satispay.
Non dimentichiamo inoltre che laddove una persona debba compiere un pagamento a favore di un ente, potrà contare su questa modalità agevolata e su questi strumenti soltanto se quell’ente partecipa al sistema PagoPA. Analogamente, se il privato contribuente si rivolge alla propria banca, potrà contare su servizi di pagamento dedicati soltanto nel caso in cui questa abbia già aderito a PagoPA.
Infine ricordiamo che il sistema è individuato dall’inconfondibile logo pagoPA, ideato proprio per evitare dubbi e riconoscere i soggetti aderenti al meccanismo e che danno i servizi di pagamento in base agli standard e alle regole di pagoPA, che ovviamente sono da ritenersi uniformi in tutto il paese.
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