Accendere il caminetto può sembrare una cosa ovvia, ma a volte commettiamo degli errori. Che possono scaturire in veri e propri drammi.
È ciò che è accaduto a una coppia di anziani coniugi, che volevano accendere il caminetto per riscaldare la casa.
Potrebbe però succedere a tutti, anche perché al vaglio delle ipotesi su come siano andati i fatti c’è anche quella dell’uso di liquido infiammabile.
Siamo in provincia di Biella, dove un uomo di 75 anni ha perso la vita mentre la moglie versa in gravissime condizioni, a causa delle ustioni. Nel piccolo Comune di Pray in questi giorni sicuramente il freddo punge, e gli abitanti sono abituati ad avere un caminetto in casa. Come in tante altre località montane.
Gli incidenti domestici, però, sono sempre dietro l’angolo. Facendo una piccola digressione, ricordiamo che ogni anno ne accadono solamente in Italia almeno 4 milioni. Di questi, circa 8 mila risultano fatali. Le persone più soggette sono gli over 65, ed è facile comprenderne il perché. Purtroppo ad una certa età cala l’attenzione, e si incorre più facilmente in azioni potenzialmente pericolose.
Tra l’altro, proprio di questi giorni è la notizia di un uomo che ha perso la vita dopo essere stato morso dal suo gatto. Si tratta di eventualità rare, certo e per fortuna, ma non dovremmo mai abbassare la guardia. Ecco infatti l’appello del Sindaco di Pray, addolorato dalla perdita di un suo cittadino.
Le indagini su ciò che è successo in casa dei due coniugi sono ancora in corso. L’uomo, di 75 anni, è purtroppo deceduto mentre la moglie si trova in ospedale in condizioni gravissime, a seguito delle ustioni riportate.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti il prima possibile, e hanno fatto di tutto per salvare la coppia dopo che la casa aveva preso fuoco. Le fiamme sono scaturite dal caminetto, e probabilmente a causa di un errore commesso proprio dall’anziano.
Si ipotizza infatti che il 75enne abbia usato del liquido infiammabile per accendere o ravvivare la fiamma. Si tratta di una pratica pericolosissima, ma che in molti purtroppo fanno senza rendersi conto dei rischi.
I liquidi infiammabili, indipendentemente dalla loro tipologia, emettono esalazioni che si propagano velocemente, proprio come il Metano dei nostri fornelli. Nel minore dei casi, la persona che lo usa può subire ustioni di vario grado. Se c’è un “ritorno di fiamma”, invece, possono scatenarsi incendi e anche esplosioni violente.
Chi ha un caminetto o una stufa a legna deve utilizzare i mezzi idonei per accendere il fuoco: tavolette compatte specifiche, oppure i classici fiammiferi. Per ottenere un fuoco non pericoloso è sufficiente sistemare dei piccoli legnetti secchi alla base, e nel caso utilizzare della carta di giornale per avviarlo.
La legna, inoltre, non deve essere umida, perché bruciando produrrebbe fumi e gas potenzialmente nocivi e sicuramente fastidiosi per l’apparato respiratorio.
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