Leggiamo spesso dello scandalo glifosfato nella pasta, e il fenomeno non è solo italiano, anzi. Ma sono le marche italiane quelle che si salvano.
Chi l’avrebbe mai detto che una delle opzioni di scelta per comprare la pasta fosse quella di controllare le tracce di glifosfato. Eppure è la (triste) realtà.
Da qualche tempo le analisi sulla qualità dei cibi si sono fatte più frequenti, e ciò che ne viene fuori è ogni giorno più preoccupante. Se non esistessero le associazioni a difesa dei consumatori, chissà cosa accadrebbe. Per fortuna, però, ci sono varie realtà di questo tipo: Altroconsumo, 60 Millions de Consommateurs o la rivista svizzera K-tipp, per citarne alcune.
Ed è proprio inerentemente all’indagine condotta dalla K-Tipp che oggi illustriamo quali sono le marche di pasta più “sicure”.
Il discorso delle tracce di pesticidi nei prodotti alimentari è annoso. Nonostante la comunità scientifica lanci da anni l’allarme sui rischi per la salute che dette sostanze apportano. Gli interessi economici di chi produce il Glifosfato e simili hanno certamente un ruolo incisivo in questa storia. Così come quelli di chi poi, la materia prima, la vende. Per ottenere un prodotto “perfetto”, le aziende usano rimedi chimici, ma alla fine ce li ritroviamo in tavola noi.
Il Glifosfato è infatti un famoso erbicida che protegge le coltivazioni dalle infestazioni di erbacce. Ma nonostante la pulizia e la lavorazione del grano, alcune tracce rimangono, e finiscono (anche) nella pasta.
Queste tracce di veleni chimici possono causare nel lungo periodo effetti gravi sulla salute, e nemmeno gli Scienziati sanno di preciso cosa. Molto probabilmente “danni genetici e stress ossidativo”, e forme di tumore. Già questo non è confortante. Gli studi sono ancora in corso, ma nel dubbio – forse – è meglio evitare cibi contaminati da questo genere di sostanze.
Per riuscire a capirci qualcosa, i “semplici” consumatori non hanno altri modi che consultare i risultati dei test effettuati dalle associazioni a loro tutela. La certezza non c’è al 100% ma almeno possiamo trarre qualche indicazione utile per quando facciamo la spesa.
Per quanto riguarda la pasta di semola, la rivista K-Tipp ha esaminato 18 marchi famosi, ricercando la presenza di pesticidi. Come si evince dalla pubblicazione dei risultati, purtroppo non ci sono ottime notizie. “il laboratorio alimentare ha trovato residui del diserbante Glifosfato in 10 dei 13 prodotti convenzionali“. Ma una speranza arriva proprio dalla pasta italiana.
Nella classifica stilata dalla rivista compaiono diversi marchi nostrani che hanno superato i test.
Barilla – Spaghettoni ; Barilla – Penne Integrali; Divella – Spaghetti Ristorante 8; Agnesi – I tagliolini; Garofalo – Spaghetti
Non sono propriamente in quest’ordine, perché insieme a esse ci sono altri marchi, anche svizzeri, che noi non consumiamo. Però siamo lieti di poter divulgare i marchi che riescono a garantire a noi consumatori una pasta sana.
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
Anche i disoccupati che svolgono lavori occasionali hanno diritto all'indennità NASpI, ma devono rispettare precisi…
Ci sono tantissimi benefici per le persone più anziane, che spesso necessitano di maggiori tutele.…
Per non ricevere penalizzazioni sull'assegno pensionistico è fondamentale scegliere accuratamente la tipologia di trattamento. Nel…
Chi affitta in nero un immobile rischia sanzioni molto severe in caso di controlli fiscali.…
L'Agenzia delle Entrate ha avviato una nuova campagna di controlli grazie a un nuovo algoritmo.…