Ape Sociale per lavori gravosi: ecco i requisiti per accedere alle pensione anticipata anche il prossimo anno.
Questa indennità, corrisposta dallo Stato fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia, sarà prorogata anche per il 2023. Potranno fruirne i dipendenti con almeno 63 anni di età, che non siano già titolari di pensione diretta in Italia o all’estero.
A patto di soddisfare una delle condizioni previste dalla legge.
Una nostra lettrice ha inviato una richiesta in merito ad Ape Sociale e professioni gravose: “Salve, sono docente primaria, appartenente alla categoria dei lavori gravosi. A febbraio 2023 compirò 63 anni, ho maturato 38 anni tra retributivo e contributivo. Al 31 di agosto 2023, saranno 39 anni. Ad oggi nessuna opzione mi permette di poter andare in pensione, ho solo il 67% di invalidità, ho i requisiti per accedere all’Ape sociale? Grazie.”
L’indennità Ape Sociale è riservata a determinate categorie di lavoratori, ossia:
Il requisito contributivo per le donne è ridotto di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di due anni.
Come per quest’anno, anche per il 2023 la richiesta per Ape Sociale dovrà essere presentata in due tempi. Infatti è necessario inviare innanzitutto domanda di riconoscimento al beneficio: una volta ricevuta risposta positiva da parte dell’INPS, si può procedere con la domanda di pensione vera e propria. Se comunque al momento della richiesta di riconoscimento sono stati già maturati tutti i requisiti per Ape Sociale, le domande possono essere presentate entrambe contestualmente.
Per l’invio si consiglia di rispettare la scadenza del 15 luglio 2023. Infatti successivamente a questa data l’INPS lavorerà le domande pervenute solo se saranno disponibili ulteriori risorse economiche.
Per quanto riguarda la richiesta della lettrice, confermiamo la possibilità di accedere ad Ape Sociale nel 2023, dato che possiede sia i requisiti anagrafici che contributivi e la sua professione di docente di scuola primaria rientra tra i lavori gravosi. Non può invece accedere come invalida civile, dato che non raggiunge la percentuale richiesta del 74%.
Consigliamo comunque di rivolgersi a un Patronato o un altro ente se necessita di ricevere assistenza. Dovrà comunque attendere la conferma della proroga della misura nella Legge di Bilancio 2023.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.
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