Il mondo dell’auto vive una fase molto delicata, con la crisi del settore che appare senza fine. Ecco il destino di quelle spinte a metano.
Il mercato dell’auto sta per terminare un 2022 davvero complesso, anche se c’è stata una lievissima ripresa proprio nei mesi conclusivi. Tra gennaio e novembre, parlando del nostro paese, sono state immatricolate 1 milione e 211 mila auto, con un calo dell’11,6% rispetto al 2021, anno che era stato pesantemente influenzato dal Covid-19, in maniera del tutto maggiore rispetto ai 12 mesi che si stanno per concludere.
Come dicevamo, un leggera ripresa si è vista a novembre, dove si è registrata una crescita del 14,7%, ma che è comunque insufficiente per pensare di poter riportare in positivo i dati rispetto allo scorso anno. La guerra tra Russia ed Ucraina ed il caro dei carburanti ha portato ad un aumento generale dei prezzi, con una super valutazione dell’usato che non ha di certo indotto i cittadini ad acquistare i veicoli disponibili.
Il mondo dell’auto sta andando verso un netto cambiamento, con il futuro che è in mano all’elettrico, anche se questo settore in particolare non sta passando il momento migliore che si potesse immaginare. Sempre restando in Italia, c’è stato un netto calo riguardo alle immatricolazioni delle vetture full electric, mentre in Europa le cose sono andate meglio.
Tuttavia, alcune restrizioni stanno mettendo in ombra le vetture alla spina, come il clamoroso limite di velocità introdotto in Svizzera, nel tentativo di consumare meno elettricità in un periodo ricco di rincari. Vista la crescita dei prezzi, l’elettrico non riesce a decollare, ed anche le ultime voci in arrivo dall’Europa potrebbero favorire un ulteriore cambiamento.
Come ben sappiamo, entro il 2035, nel Vecchio Continente, sarà messa al bando la produzione dei veicoli con motore termico, per far spazio solamente alle EV. I governi stanno però pensando ad una rivisitazione di quanto deciso in accordo con l’Europa qualche mese fa, e si potrebbe andare verso una proroga per quanto riguarda i plug-in ibridi e quelle vetture che supportano l’utilizzo di bio-carburanti.
La volontà, ovviamente, è quella di ridurre le emissioni, e per farlo occorre agire in fretta visto l’altissimo tasso di inquinamento globale. Allo studio ci sono nuove soluzioni, ma c’è chi inizia a pensare a quello che potrebbe essere il futuro del settore automotive, temendo per la sparizione di alcuni tipi di automobili.
Ovviamente, gli amanti dei motori sono in fibrillazione per il futuro delle supercar, dal momento che immaginare vetture come Ferrari e Lamborghini “alla spina” non è una cosa facile. Per chi punta a muoversi molto spendendo meno, c’è il pensiero relativo al futuro delle vetture a metano, ed ora vi sveleremo ciò che accadrà a questa tecnologia nei prossimi anni.
Vi siete mai chiesti che fine faranno le auto a metano in futuro? Al momento, questo settore sta conoscendo un periodi di crisi, ma non è il solo in ambito delle quattro ruote. Ovviamente, questa tipologia di tecnologia ha diversi punti a favore, come un minor inquinamento rispetto alla benzina o al diesel, ma occorre comunque ricordare un passaggio importante.
La vettura a metano è comunque dotata di un motore termico, per cui occorre comunque fare il rabbocco di benzina, specialmente per i tratti di strada più insidiosi, dove serve maggior spinta, come quelli delle salite. C’è da dire che la manutenzione dell’impianto a metano non è così costosa, per cui, a livello di costi e consumi, si può trovare un bel risparmio con il metano, anche se le prestazioni non sono eccelse.
Va detto che le auto a metano sono diventate meno convenienti perché il prezzo di questo combustibile è aumentato rispetto al passato, ma in futuro non andranno a sparire del tutto. Infatti, i prossimi anni saranno dominati dal bio-metano, che è già presente in alcuni veicoli che vengono spinti dal gas naturale.
Il futuro di questa tecnologia verrà deciso in base alle scelte dell’Europa, visto che, come detto in precedenza, sono comunque dotate di un motore termico che secondo le leggi attuali verrebbe bandito tra una dozzina di anni. Da un lato c’è la possibilità che queste vetture vengano rimpiazzate da un impianto ad idrogeno, ma d’altra parte c’è ancora tanta incertezza su questa faccenda.
La speranza di tutti è che il metano, così come tutti gli altri carburanti, conosca un abbassamento di prezzi per il 2023, dopo un anno terribile sotto tutti i punti di vista. I prossimi mesi saranno decisivi per il destino dei motori termici, ed il metano potrebbe comunque trovare un posto nell’automotive del futuro.
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