Il decreto mille proroghe ha garantito la copertura per il 2023 di diverse disposizioni che tutelano, consumatori, giustizia, imposte e università.
Tra le disposizioni in materia spiccano in modo particolare quelle più inerenti alla quotidianità dei cittadini; la prima tra queste riguardano proprio gli alimenti.
Il decreto mille proroghe ha disposto che i parametri di controllo e sicurezza sia chimico fisici che igienico sanitari del ciclo dalla produzione, fino alla vendita, siano applicate anche ai prodotti ortofrutticoli. Si tratta nello specifico anche delle etichette che consentono di conoscere i dettagli su confezionamento, conservazione e distribuzione dei prodotti, assicurando inoltre l’assenza di elementi inquinanti o nocivi.
Tra gli altri temi sensibili si proroga fino al 31 dicembre 2023 il termine entro il quale è consentito agli uffici giudiziari di avvalersi del personale dei comuni. Vi è oltre a questo la limitazione da parte di altre pubbliche amministrazioni di sottrarre le risorse agli uffici giudiziari stessi. Si tratta di una proroga importante che consente la migliore gestione delle pratiche relative a custodia, telefonia, riparazione e manutenzione ordinaria della pubblica amministrazione del servizio relativo all’amministrazione della giustizia.
Una terza proroga fino al 30 giugno 2023 riguarda il termine per la presentazione della dichiarazione IMU relativa all’anno d’imposta 2021. Questa riguarda gli enti, sia pubblici che privati, non commerciali che comprendono associazioni assistenziali, previdenziali, sanitarie, ricerca scientifica, culturale, sportiva etc.
Sulla stessa linea si proroga anche il regime di esenzione dall’obbligo di fatturazione elettronica da parte degli operatori sanitari che sono tenuti all’invio dei dati al sistema tessera Sanitaria. Oltre a questo, si differisce, dal 1° gennaio 2023 al 1° gennaio 2024 la decorrenza del termine per l’applicazione dell’obbligo della trasmissione dei dati sulle vendite di beni alle quali si applica l’IVA.
Sempre in materia di imposte si proroga anche al 2023 l’esenzione dall’imposta di bollo per la certificazione dei dati anagrafici in modalità telematica.
Il Decreto Milleproroghe porta novità anche in relazione al credito di imposta; considerate le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime per le aziende, si proroga al 31 dicembre 2023 il termine per la consegna dei beni strumentali materiali acquistati entro il 31 dicembre 2022. La condizione limite per usufruire della posticipazione del termine è che l’ordine risulti accettato dal venditore e che il pagamento se avvenuto con acconto, non sia inferiore al 20% del prezzo.
Continuando sul fronte delle piccole e medie imprese; è prorogata fino al 30 giugno 2023 la possibilità per gli esercizi pubblici, titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico. Questi potranno di continuare a sfruttare una parte di strade e piazze, occupandoli senza previa autorizzazione con strutture amovibili utili allo svolgimento dell’esercizio anche all’aperto; tra questi: dehors, attrezzature, pedane, tavolini e ombrelloni.
Novità anche in tema di bonus e sconti; si estende al 2023 la durata dello stanziamento dei contributi, pari a 40 milioni di euro, utili all’installazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
Tornando al lavoro, l’ultimo riferimento tra quelli più importanti per i lavoratori è infine quello relativo al comparto dell’istruzione. Il Decreto Milleproroghe ha disposto per l’anno scolastico 2023/2024, la possibilità di conferire incarichi temporanei nelle scuole dell’infanzia paritarie. Ciò sarà possibile attingendo anche alle graduatorie degli educatori dei servizi educativi per l’infanzia in possesso di titolo idoneo.
La proroga conferisce inoltre validità nello stesso arco temporale delle graduatorie utili agli incarichi di docenza; sia a tempo determinato che indeterminato, nel comparto dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica. Oltre questo si proroga al 31 dicembre 2023 il termine per l’erogazione dei mutui per l’edilizia residenziale universitaria. Questi saranno erogati da parte di Cassa depositi e prestiti alle Università interessate.
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