Grazie ad alcune ricerche è stato possibile constatare come il caldo ed il freddo possano generare alcune malattie molto pericolose.
Il cambio di temperatura ha sempre avuto degli effetti particolari su noi persone, ma di recente si è andati più a fondo. E quello che è emerso dalla scoperta è davvero particolare.
Quando si verifica il cambio di stagione, il nostro corpo ne risente in diversi modi differenti. Ad esempio, durante il periodo autunnale è possibile incappare nell’influenza di stagione. Oppure, iniziamo a perdere più capelli e la stessa identica cosa si verifica anche con l’arrivo dell’estate. Addirittura, durante questo momento così caldo, in molti iniziano a soffrire la pancia. Per non parlare, poi, di come le donne, in base al cambio di stagione, vedono il loro ciclo mestruale ritardare o anticiparsi.
Tuttavia, questo discorso lo si può fare anche tenendo conto di una realtà un po’ più piccola. Per meglio dire, il nostro organismo subisce delle trasformazioni al suo interno anche quando si passa da una stanza calda ad una fredda. Dunque, non c’è per forza bisogno del cambio di stagione. Comunque sia, di questi cambiamenti che si verificano nel passaggio tra il caldo ed il freddo si sono occupati alcuni ricercatori che hanno portato alla luce risultati interessanti.
E se parliamo del nostro corpo, del nostro organismo, non possiamo fare a meno di citare due situazioni ugualmente importanti. Grazie ad alcuni alimenti da introdurre nella propria alimentazione quotidiana, sarà più facile prendersi cura del proprio intestino. Oppure, è severamente vietato trattenere la pipì: le conseguenze possono essere devastanti. Detto questo, vediamo come il caldo ed il freddo incidano sul nostro fisico.
Chi ha cercato di dare una risposta a questa domanda è stato il team di scienziati appartenenti all’Università Innsbruck, situata in Austria. Per essere ancora più specifici, il team ha realizzato due studi, entrambi, i quali sono stati poi pubblicati sulle due riviste della Experimental Physiology e della Scientific Reports. Sostanzialmente, quello che hanno voluto dimostrare le due indagini è che il freddo ed il caldo possono generare delle patologie cardiovascolari per cui si può anche rischiare di morire. Ma andiamo per gradi.
Il primo studio si è concentrato sugli ambienti caldi ed ha visto come protagonisti sette uomini. Costoro sono stati sottoposti a trascorrere nove giorni consecutivi in un laboratorio in cui erano stati chiamati a lavorare. Nei primi giorni e negli ultimi tre, le temperature oscillavano dai 25,1 ai 25,7 gradi mentre si lavorava. Durante il riposo, invece, le stesse si abbassavano tra i 21,8 e i 22,8 gradi.
Tra il quarto e sesto giorno di lavoro, le temperature arrivavano a 35,2 e 35,8 gradi di calore mentre si lavorare. Invece, durante il riposo, si scendeva ai 25,5 e ai 27,1 gradi. Durante tutto l’esperimento, veniva richiesto loro anche dei cambi di postura.
I risultati che emergono è che nei momenti di grande caldo, aumentava sia la temperatura della pelle che del flusso sanguigno. In tal modo, si aiutava il corpo contro il surriscaldamento durante il riposo. Invece, quando i sette uomini erano costretti a stare in piedi, l’organismo riusciva a difendere la temperatura interna e a controllare la pressione sanguigna in modo da evitare di svenire.
Se nel primo studio i ricercatori si sono occupati del nostro corpo esposto al caldo, nel secondo, invece, hanno visto come si comportava a contatto col freddo. In tal caso, i protagonisti di questo secondo esperimento erano 34 persone. In un primo momento, veniva raffreddato tutto il corpo e in un secondo momento soltanto il volto. La temperatura scelta per entrambi i momenti era 27 gradi.
I risultati sono apparsi abbastanza chiari. Quando tutto il corpo subiva il raffreddamento, la pressione sanguigna aumentava per via delle resistenze vascolari nella pelle. Quando, al contrario, si raffreddava solo il viso, la pressione del sangue aumentava di nuovo però come riflesso della resistenza vascolare derivante dalla parte restante del corpo. In un certo senso, dunque, a contatto col freddo, la pressione del sangue aumentava in base ad alcune parti del corpo.
Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.
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