Ferrari d’epoca: riposano conservate in garage o nei musei, ma qualcuno le ritrova abbandonate in capannoni: la ricompensa è milionaria.
Di Ferrari 250 GT Cabriolet Pininfarina ne sono state prodotte 200 unità. Si tratta di modelli esclusivi che sono divenuti ancora più rari ed estimati con il passare degli anni.
Tutte quelle che sono state conservate nei decenni sono arrivate fino a noi dopo essere state manutenute con riguardo o restaurate. La Ferrari 250 GT è stata prodotta in due serie tra il 1956 e il ’58; l’ultima di queste era stata venduta all’asta per un valore di circa due milioni di euro.
Si tratta della versione “convertibile” della 250 GT berlinetta, disegnata dal torinese Pinin Farina. La 250 GT è stata la prima decappottabile prodotta in serie dalla Ferrari. Del modello venne inizialmente assemblato solo un piccolo volume composto da una trentina di modelli identificati dalla denominazione “prima serie”.
Nonostante la rarità, non tutte sono state conservate con riguardo; qualcuno è riuscito a ritrovarne un modello abbandonato, rimasto per anni in un capanno riversava in pessime condizioni. L’auto che si trova in vendita sul sito gullwingmotorcars.com ha raggiunto una quotazione di circa 1,2 milioni di euro. Si tratta di un prezzo di vendita altissimo considerando carrozzeria, motore e interni che hanno subito gli effetti dell’erosione nel tempo.
Il futuro proprietario dopo averla restaurata cercherà di rivenderla perciò a un prezzo ancora maggiore in un’asta di ricchi appassionati di auto. Quelle italiane sono particolarmente ambite; tra i modelli più rappresentativi ci sono proprio le Ferrari.
Quella che è stata ribattezzata come l’ultima Ferrari 250 GT Cabriolet Pininfarina non restaurata della storia riporta il numero di telaio 3051. Ha degli interni in pelle rossa tipici del cavallino rampante ed è la 152ª della serie su duecento auto prodotte.
L’auto apparteneva a un industriale veneto tale Raffaele Redaelli e fu venduta nel 1970 a Peter Kober che viveva a New York. Da quel momento è rimasta negli Stati Uniti, per poi finire nel capanno che l’ha custodita fino a oggi.
Una delle sorprese nonostante più di 50 anni passati tra utilizzo e rimessa è che il suo motore V12 di 3 litri e 150 cavalli funziona ancora e si accende senza problemi. Sarà naturalmente necessario un meccanico specializzato per ridagli il lustro di un tempo.
Stesso discorso per i sedili e buona parte degli interni e carrozzeria, che risultano comunque in ogni pezzo quelli originali.
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