Può capitare occasionalmente di avvertire acidità di stomaco e reflusso gastrico, ma le cause sono diverse, così come i rimedi.
Siamo appena usciti dalle festività natalizie ed è molto probabile che abbiamo fatto delle piacevoli abbuffate. Può darsi che lo stomaco debba rimettersi in sesto.
Avvertire acidità e dolore di stomaco è normale, se abbiamo affrontato una serie consecutiva di pasti abbondanti e ricchi. Diverso è il caso di una patologia cronica, che va individuata per poterla gestire al meglio.
I sintomi di un disturbo a carico dell’apparato digestivo e dell’esofago sono facilmente riconoscibili. Oltre ai rigurgiti e alle eruttazioni più frequenti del solito, si avverte dolore a livello del torace, mal di gola, sensazione di nausea e vomito e anche difficoltà a deglutire. Il disagio può durare anche diverse ore e si ripresenta soprattutto quando si è distesi.
Se il fenomeno accade sporadicamente, non c’è da preoccuparsi. Ma quando si manifesta ogni settimana o più spesso è opportuno consultare il proprio medico. Infatti il reflusso gastrico può diventare una malattia patologica, a seconda di ciò che l’ha scatenato.
Escludendo qualche episodio occasionale, risolvibile con una dieta più leggera, andiamo a capire come mai lo stomaco smette di funzionare come dovrebbe.
Mentre mangiamo, si aziona una valvola, il cardias, che si apre e si chiude per garantire l’efficienza dell’apparato. Il cibo scende e il cardias permette che arrivi nello stomaco, poi si richiude per evitare che i succhi gastrici arrivino all’esofago.
Se il cardias non funziona bene ecco che appunto il reflusso riesce a salire e di conseguenza causa infiammazioni più o meno importanti. La preziosa valvola può andare in sofferenza per svariate cause, e possiamo prendercene cura principalmente con l’alimentazione.
Infatti l’abitudine di bere spesso bibite gasate e alcol, cioccolata o cibi che infiammano e caffè non fanno certo bene al cardias. Naturalmente, il reflusso può essere causato dall’assunzione di alcuni farmaci. Ecco perché in caso si manifesti questo fenomeno dobbiamo interpellare il medico: diagnosticherà con esattezza le cause e quindi assegnerà la terapia più idonea.
Innanzitutto possiamo migliorare la nostra alimentazione per evitare acidità di stomaco e reflussi gastrici, e bastano poche accortezze. Come detto poco sopra, la maggior parte delle volte è sufficiente eliminare o limitare l’assunzione di cibi e bevande che infiammano l’apparato.
Il medico può prescrivere alcuni medicinali specifici, come ad esempio i farmaci procinetici, che servono a svuotare più velocemente lo stomaco. Oppure alcuni protettori della mucosa dell’esofago, o ancora, alcune medicine che riducono la produzione di acidi gastrici.
In autonomia, possiamo affrontare il problema aiutandoci con delle tisane e preparati naturali. Infatti, al contrario di quanto si possa pensare, questo tipo di bevande non peggiora la condizione. Dobbiamo preferire, però, le tisane alla Passiflora o alla Liquirizia, così come la Camomilla e quelle alla Malva. Sono tutti preparati sfiammanti e rilassanti, che danno sollievo, aiutando magari la terapia farmacologica.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)
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