Il noto antivirale contro il Covid Paxlovid sarà gratuito fino al 2023, grazie ad un accordo tra la FOFI e il Servizio Sanitario Nazionale.
L’Ibuprofene è letteralmente scomparso dalle farmacie, ma per fortuna l’antivirale della Pfizer dovrebbe sopperire a questa problematica.
Entrambi i medicinali, seppur molto diversi tra loro, aiutano a combattere i sintomi del Covid, impedendo all’infiammazione di arrivare a creare danni ingenti. Da qualche mese ormai, l’Ibuprofene è al centro di alcune polemiche: un gruppo di studiosi ha dimostrato che se assunto all’inizio della malattia data dal Sars-Cov-2 evita l’ospedalizzazione. Al tempo stesso, è diventato un medicinale irreperibile.
Ciò sta causando disagi immensi, perché l’Ibuprofene serve a risolvere svariati problemi di salute, ed è un antinfiammatorio acquistabile senza ricetta. Per il Paxlovid, invece, serve la prescrizione dal medico curante.
Ovviamente, non tutti i soggetti rispondono allo stesso modo ai farmaci, e soprattutto in caso di categorie fragili il discorso cambia profondamente. Anche il Paxlovid, comunque, è un farmaco consigliato a coloro che non rischiano la forma grave di Covid. E proprio come l’Ibuprofene va assunto il prima possibile, non appena si manifestano i sintomi del Covid.
Il Paxlovid, è il farmaco ideato dalla casa farmaceutica che produce anche i vaccini anticovid, la Pfizer appunto. Si tratta di un medicinale commercializzato in tutta Europa e che ha ricevuto l’autorizzazione dell’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali).
Il medicinale ideato da Pfizer è composto da due principi attivi: il nirmatrelvir e il ritonavir, quest’ultimo usato anche nel trattamento dell’HIV. Per spiegare il meccanismo del farmaco in modo semplice, possiamo dire quanto segue. Che il nirmatrelvir va a bloccare la diffusione del virus mentre il ritonavir “rinforza” la sua funzione, facendolo rimanere attivo più a lungo.
Fondamentale è la tempestività nell’assunzione di questo farmaco, con cui si deve iniziare la terapia non più di 5 giorni dopo l’insorgenza della sintomatologia. Inoltre, viste le peculiarità dei due principi attivi, le compresse devono esser assolutamente ingerite intere e secondo modalità precise.
La buona notizia è, che in caso si contragga il Covid (con o senza vaccinazione visto che le varianti riescono a infettare comunque) abbiamo a disposizione questo farmaco.
Proprio lo scorso 23 dicembre, infatti, è diventato attuativo l’Accordo di una proroga al 30 aprile 2023 che riguarda la “distribuzione e dispensazione gratuita nelle farmacie territoriali” del suddetto antivirale.
In precedenza era più difficile trovare il farmaco, anche se prescritto dal medico. Con questo accordo le farmacie vanno a completare l’offerta del SSN, aiutando il cittadino. Ricordiamo che la prescrizione del Paxlovid è ad esclusiva cura del medico curante, e che il paziente potrà trovarlo poi gratuitamente appunto in farmacia.
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