Le truffe telefoniche relative alle bollette di luce e gas sono molto diffuse. Esistono, però, delle accortezze per evitarle.
Sono in atto truffe per un valore di oltre 505 milioni di euro. Nella maggior parte dei casi, purtroppo, un semplicissimo cenno telefonico può servire a stipulare un contratto di fornitura indesiderato.
Secondo un’indagine condotta dagli Istituti mUp Research e Norstat, nell’ultimo anno, sono 3,1 milioni gli italiani raggirati con truffe relative alle utenze di luce e gas. In pratica, il danno economico per ogni truffato è di circa 162 euro.
Scopriamo, quindi, in che modo ci si può difendere.
Non perdere il seguente approfondimento: “Attenzione alle mail truffa, false accuse gravi e pesanti, la trappola che spaventa“.
La telefonata sospetta consiste nel parlare il più velocemente possibile ed indurre il destinatario a rispondere “sì”, per varie volte. Il “sì,”, infatti, è da solo sufficiente per la stipula di un contratto. Il primo accorgimento, dunque, è quello di non rispondere mai, per evitare che la conversazione venga “copiata ed incollata” e usata per fini illeciti.
In altri casi, il mittente chiede al malcapitato di prendere una vecchia bolletta e dettare il codice POD, per l’energia, e il codice di migrazione, per la telefonia. Si tratta, ovviamente, di truffe e, quindi, non bisogna fornire mai alcun tipo di informazione per telefono.
Le truffe più comuni riguardano le chiamate che hanno per oggetto i cambi di gestore. Bisogna sempre farsi spiegare tutte le condizioni, senza rilasciare dati personali. È opportuno, inoltre, verificare la veridicità dell’offerta proposta sul sito ufficiale della compagnia e capire se è realmente vantaggiosa. Spesso, infatti, vengono proposti prezzi troppo bassi (non attendibili) oppure vengono offerti incentivi inesistenti.
Ad esempio, l’operatore telefonico offre l’ADSL con uno smartphone incluso, spingendo il destinatario a rispondere “sì” alle proprie domande per concludere il contratto. Basta davvero poco, dunque, per essere raggirati.
Per evitare di ricevere truffe telefoniche, è bene tenere a mente che questo tipo di chiamate provengono sempre da società indipendenti (e non dal gestore) e che, prima di accettare un’offerta, è opportuno controllarne l’autenticità sul sito ufficiale della compagnia.
Dallo studio è emerso che le utenze di luce e gas rappresentano l’oggetto principale delle truffe. Il 7,1% degli intervistati, infatti, ha affermato di essere stato ingannato. Altri ambiti in cui le truffe sono più frequenti sono le carte elettroniche (6,5%), la telefonia mobile (5,2%) e l’assicurazione auto/moto (1,4%).
Tra gli strumenti più utilizzati dai truffatori ci sono i finti call center (ben il 44%) e le visite porta a porta (31%). Il 54% delle vittime, purtroppo, non denuncia l’illecito. Di recente, si stanno diffondendo le truffe effettuate attraverso sistemi informatici. È il caso del cd. phishing tramite email e messaggi, sia SMS sia WhatsApp. È sufficiente inviare il proprio POD (il numero identificativo della fornitura, presente sulla bolletta) per ritrovarsi intestato un nuovo contratto di fornitura.
Consulta anche il seguente articolo: “‘Distacco del servizio se non paghi’, ma è una email truffa: attenzione al raggiro del momento“.
Le vittime principali dei truffatori sono gli uomini (l’8,9%, rispetto al 5,3% delle donne) e, a differenza di quanto si possa pensare, i laureati (il 9,9%, rispetto al 5,6% dei non laureati). Per quanto riguarda la fascia di età, le truffe telefoniche relative alle utenze di luce e gas, colpiscono soprattutto coloro che hanno tra i 35 e i 44 anni (9,2%); a livello territoriale, invece, i più truffati sono i residenti nel Nord Est (9,6%).
Sulla problematica delle attivazioni non richieste sono intervenute anche le autorità di vigilanza. L’ARERA, infatti, ha effettuato una serie di controlli incrociati. Contrastare i raggiri, però, non è sempre facile, perché in molti casi le società di luce e gas offrono contratti fasulli, a tariffe bassissime. In queste ipotesi, purtroppo, l’inganno viene scoperto solo alla prima bolletta.
Bastano delle semplici accortezze per difendersi dalle truffe. Innanzitutto, indipendentemente dal metodo usato, bisogna sempre verificarne l’identità del mittente e la sua appartenenza all’organico dell’azienda per la quale dice di chiamare.
Non si deve mai rispondere in maniera frettolosa (pronunciando dei “sì” che potrebbero essere riutilizzati) e, nel caso di proposta di nuovo contratto, bisogna sempre richiederne una copia scritta. Infine, non si devono comunicare agli operatori telefonici i propri codici identificativi delle bollette.
Chiunque avesse dei dubbi su qualche comunicazione ricevuta, può contattare il Servizio di Enel Energia al numero verde 800.900.860 e controllare l’affidabilità del mittente e i contenuti della comunicazione.
Il team si avvale di Esperti che potranno consigliare cosa fare per tutelarsi. Inviare una mail con i propri dubbi o quesiti qui: Segnalazione truffe.
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