Il Meteo Neve e Freddo, in questa stagione, sembrano “andati in pensione”. Quando comincerà il clima veramente invernale? Le previsioni.
Al momento siamo in una situazione anomala gravissima, con valori superiori di 10 gradi e con tanto inquinamento che soffoca i nostri cieli.
Nei prossimi giorni sono previste piogge in almeno 4 Regioni, a causa del passaggio di una veloce perturbazione. Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia vedranno gli effetti maggiori, mentre qualche rovescio è atteso anche in Toscana.
Su tutto il resto d’Italia, però, permane questo clima praticamente primaverile, per via dell’Anticiclone Africano che non molla la presa da diversi mesi. La situazione è preoccupante perché l’inverno non è mai arrivato, e nemmeno l’autunno si è fatto sentire, tranne qualche episodio.
Passando alle previsioni a lungo termine, però, vediamo due possibili scenari, uno più inquietante dell’altro. Ecco cosa stanno evidenziando le mappe.
Sappiamo che a guardare troppo in là nel tempo non abbiamo indicazioni precise. Ma i calcoli diventano sempre più precisi grazie alle innovazioni tecnologiche, e gli scenari che si prospettano non sono rassicuranti.
Da una parte, la forza dell’anticiclone a matrice africana sta impedendo alle correnti fredde di raggiungere il nostro Paese. In tutta Italia si registrano anomalie molto importanti. Al 5 gennaio, le previsioni indicano temperature ancora primaverili. Ciò potrebbe perdurare molto a lungo, fino alla fine dell’inverno.
Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia vedranno picchi massimi anche fino ai 22 gradi. Anche se in queste Regioni non vi è mai una brusca discesa delle temperature, di solito in questo periodo si aggirano intorno ai 14 gradi.
Nel resto d’Italia i valori si attesteranno anche fino ai 12 gradi di massima e i 7-8 gradi li vedremo solamente nei rilievi montuosi.
Ma ciò che potrebbe succedere nella seconda metà di gennaio e forse verso i primi di febbraio è ancora più inquietante. Secondo le proiezioni dei Centri di Calcolo potremmo assistere ad un fenomeno noto agli esperti come stratwarming. Si tratta di un surriscaldamento della stratosfera che colpirebbe il Circolo Polare Artico. Ciò non porterà paradossalmente ad un’altra ondata di caldo. Ma ad una “rottura” del Vortice Polare, che potrebbe dunque dirigersi verso l’Europa e arrivare anche in Italia.
Fenomeni di questo tipo sono già avvenuti e sono quelli che hanno causato le improvvise ondate di gelo del 1991 del 2012 e del 2018. Durante le quali, ricordiamo, abbiamo vissuto nevicate e tempeste di neve anche nelle zone pianeggianti.
Gli amanti degli sport invernali saranno sicuramente felici, anche se le previsioni al momento non sono confermate con assoluta certezza. La speranza è che un eventuale ribaltamento climatico non causi disagi o eventi incontrollabili.
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