Accendiamo i riflettori sull’invalidità 2023 per definire gli aumenti degli importi e gli incrementi dei limiti reddituali per accedere alle prestazioni.
Diverse novità caratterizzano l’invalidità in questo inizio 2023. Oltre ai noti aumenti già annunciati cambia anche il limite di reddito.
I trattamenti pensionistici sono stati finalmente rivalutati completamente con tasso del 7,3%. Il meccanismo della perequazione comporterà aumenti negli assegni che supereranno di gran lunga le poche decine di euro accordate dal mese di ottobre con la rivalutazione anticipata del 2% (anche se al momento non ancora per tutti). Ad aumentare, però, non sono solo le pensioni. Il Governo ha alzato la soglia massima di reddito per l’accesso alle prestazioni di invalidità per l’anno 2023. Un dettaglio fondamentale se si è in procinto di inoltrare domanda di invalidità oppure di revisione di invalidità. Per ogni limite si è applicata la stessa percentuale ma non per la definizione dei nuovi importi Ma andiamo per gradi e scopriamo gli aumenti reddituali e del trattamento.
Iniziamo dall’assegno di invalidità civile per ciechi assoluti ricoverati e non ricoverati. Per entrambi il limite è passato da 17.050,42 euro a 17.920 con importo per il 2023 di 313,91 euro per i primi e di 339,48 euro per i secondi. I ciechi parziali ricoverati e non ricoverati noteranno lo stesso passaggio di limite e riceveranno un assegno di 313,91 euro. Se in possesso della sola indennità speciale (non è previsto alcun limite reddituale) la somma erogata sarà di 217,64 euro.
Passiamo all‘indennità di accompagnamento per ciechi civili parziali ricoverati e non. L’assegno nel 2023 sarà di 217,64 euro senza limiti reddituali. Per gli ipovedenti gravi, invece, il limite si alza fino a 8.615,46 euro e l’importo diventa di 232,99 euro mentre l’indennità di comunicazione per sordomuti sale a 261,11 euro.
La pensione di invalidità totale sarà di 313,91 euro nel 2023 con limite fissato a 17.920 euro mentre la pensione di invalidità parziale sarà di 313,91 euro con limite di 5.391,88 euro.
Continuiamo con l’indennità di accompagnamento pari a 527,16 euro senza limiti reddituali e con l’indennità di frequenza pari a 313,91 euro con passaggio di limite da 5.025,02 a 5.391,88 euro. Per quanto riguarda l’assegno sociale la nuova somma erogata nel 2023 è di 502,28 euro con limiti reddituali di 6.542,51 euro (reddito personale) o 13.085,02 (reddito coniugale).
Concludiamo con l’indennità per talassemia Major e Drepanocitosi. L’importo versato sarà di 563,74 euro senza limiti di reddito.
Osservando i cambiamenti si nota come la percentuale applicata sui limiti di reddito sia sempre la stessa mentre varia con riferimento agli aumenti dei trattamenti. L’indennità di accompagnamento è aumentata, ad esempio, di soli tre euro. E la rivalutazione completa dov’è? Probabilmente l’INPS non ha ancora finito di aggiornare la perequazione. Attendiamo risposte da parte dell’ente della previdenza sociale.
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