A volte ritornano. In occasione della trasmissione televisiva in onda sulla Cbs, Face The Nation, ha preso la parola il generale Herbert Raymond McMaster.
L’ex consigliere per la sicurezza degli Stati Uniti nel corso dell’esecutivo targato Donald Trump ha espresso parole non propriamente incoraggianti sui progetti futuri di Xi Jinping.
Arriviamo subito al nocciolo della questione, il leader cinese Xi Jinping starebbe predisponendo il suo a un potenziale conflitto. Parole che mettono i brividi quelle del generale Herbert Raymond McMaster.
L’ex consigliere per la sicurezza degli Stati Uniti nel corso dell’esecutivo targato Donald Trump si è espresso nel corso del programma in onda sulla Cbs. Si tratta di Face The Nation, la cui conduzione è affidata alla giornalista Margaret Brennan.
Stando al pensionato alto esponente dell’esercito Usa, i suoi colleghi e connazionali dovrebbero ponderare ogni azione e prestare cautela. L’invito è quello di non cascare nelle diaboliche trame di Vladimir Putin, circa le possibili ambizioni e brame dell’esecutivo cinese sull’isola di Taiwan, lo stabilimento internazionale dei chip.
Il pensionato tenente, generale ed ex consigliere per la sicurezza di Stato nel biennio 2017-2018, McMaster, nel corso del programma televisivo in onda sulla Cbs si è pronunciato alquanto impensierito delle possibili minacce del presidente cinese Xi.
L’ex rappresentante dell’esercito a stelle e strisce ribadisce come il massimo esponente cinese è ben conscio delle sue affermazioni. Poiché Xi Jinping negli ultimi comizi avrebbe vestito un atteggiamento bellicoso, rivelando al popolo cinese che saranno necessari sacrifici per condurre nuovamente il suo Paese alla gloria.
Il riferimento del generale McMaster non fa riferimento allo spirito battagliero cinese nei settori economici, finanziari e diplomatici
«La Cina è diventata sempre più aggressiva […] fisicamente, con i suoi militari».
L’ex consigliere per la sicurezza degli Stati Uniti nel corso dell’esecutivo targato Donald Trump ha anche sollecitato le alte sfere del suo Paese ad accrescere la propria partecipazione militare nei territori dell’Asia del Pacifico.
Il suggerimento è di attivarsi nel minor tempo possibile così da rendersi un esempio per tutti gli alleati. Mentre il monito sarebbe quello di irrobustire le facoltà e le competenze difensive.
Perlopiù durante il mese di novembre, il leader cinese Xi Jinping avrebbe incitato le sue forze militari a farsi trovare pronte per un imminente conflitto con Taiwan. Il tutto nell’auspicio che l’Esercito popolare di liberazione si trasformi in una potenza dalla portata globale entro il prossimo quinquennio.
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