3 modelli che hanno molta importanza nei rapporti tra cittadini ed Inps sono denominati ICRIC, ICLAV e ISEE. Qual è la loro finalità e chi deve presentarli? Scopriamolo assieme in questa breve guida.
Non tutti sanno che per proseguire con l’assegnazione di alcune prestazioni correlate all’invalidità civile, i titolari devono presentare annualmente all’istituto di previdenza la dichiarazione dei redditi, la comunicazione di responsabilità e ulteriori documenti, che cambiano sulla scorta delle differenti condizioni per cui sono domandati.
Ebbene, nel corso di questo articolo vedremo in che cosa consistono i modelli ICRIC, ICLAV e ISEE, in che cosa si caratterizzano e in che cosa si distinguono. Si tratta sicuramente di una panoramica utile a chi deve presentarli secondo le norme vigenti. I dettagli.
Veniamo al primo modello della nostra sintetica rassegna, ovvero il modello ICRIC (Invalidità Civile Ricovero). Esso costituisce un’autocertificazione che tutti gli invalidi civili con una indennità di accompagnamento o di frequenza devono esibire – in ipotesi di ricovero a fini riabilitativi le cui spese siano a totale carico delle casse dello Stato.
Ci si potrebbe chiedere del perché della presentazione di questo modello, e la risposta è facilmente comprensibile. Il modello va presentato in quanto le indennità di accompagnamento e di frequenza, per norma, sono versate soltanto se non si è ricoverati a costo zero in un ospedale.
Pertanto nelle circostanze del ricovero, l’indennità in gioco è in proporzione ridotta o sospesa, per poi riprendere ad essere erogata alle dimissioni e dunque all’uscita dalla struttura sanitaria. Il modello serve dunque a rendere nota la situazione e il ricovero in una struttura pubblica.
Distinto dal modello appena visto e differente anche dal modello ISEE di cui tra poco diremo, è il cosiddetto modello ICLAV (Invalidità Civile Lavoro), il quale attiene ai disabili con un’invalidità acclarata in percentuale tra il 74% e il 99%, che siano titolari di assegno mensile di invalidità. Non devono invece presentare questo documento coloro che sono invalidi al 100%.
Tenuto conto del fatto che le prestazioni di invalidità sono di ambito assistenziale e sono assegnate entro certi limiti di reddito, il modello ICLAV è dunque mirato a dichiarare la sussistenza di un’eventuale attività di lavoro e l’ammontare di eventuali compensi ricevuti.
Ogni interessato deve sapere che il modello ICLAV deve essere presentato annualmente all’Inps con procedura digitalizzata. L’interessato deve indicare l’eventuale reddito imponibile prodotto nell’anno anteriore ed il valore presunto per l’anno in corso.
La sintetica carrellata si completa parlando del modello più noto e usato tra i tre, ovvero il modello ISEE. Ebbene, ricordiamo che i disabili, sulla scorta delle loro condizioni di salute, hanno diritto a prestazioni particolari, sia economiche, che agevolative o di altro tipo.
Buona parte di dette prestazioni impone, oltre alla verifica dell’effettiva disabilità, che il nucleo familiare in cui è incluso il disabile soddisfi specifiche condizioni di reddito e patrimoniali, proporzionate in rapporto agli indicatori che emergono dalla dichiarazione ISEE.
Pertanto la dichiarazione ISEE, o meglio la DSU – abbreviazione di Dichiarazione Sostitutiva Unica – consiste nel modello di dichiarazione da cui si possono conseguire vari indicatori della situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare. L’ISEE di fatto “misura” la situazione economica equivalente del nucleo familiare. Rilevano anche indicatori quali l’ISP (Indicatore della Situazione Patrimoniale) e l’ISR (Indicatore della Situazione Reddituale).
In termini pratici, la dichiarazione ISEE è importante perché mira a “misurare la ricchezza” della famiglia, considerando patrimonio e redditi, più altri dati rilevanti, di ciascun membro. Ciò che deve essere ben chiaro è che dall’entità dell’ISEE dipende l’assegnazione o meno della prestazione di invalidità, sulla base ai limiti di reddito fissati dalla legge.
Anche l’ISEE va presentato annualmente all’INPS o tutte le volte nelle quali sussistono delle variazioni a livello di reddito.
Ricordiamo a questo punto che i modelli ISEE, ICRIC e ICLAV si presentano via web in uno dei modi che seguono:
Nel corso di questo articolo abbiamo visto quali sono le differenze fra modello ICRIC, ICLAV e ISEE, indicando a cosa servono, chi deve compilarli e quando presentarli. Ricapitoliamolo di seguito:
Se l’interessato non presenta annualmente all’INPS il modello ISEE e ICLAV, o l’ICRIC in ipotesi di ricovero, il rischio concreto è quello di vedersi revocata o sospesa la prestazione.
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