Cristallizzazione del diritto e Opzione donna: quando è possibile accedere alla pensione anticipata per le lavoratrici che ne fanno domanda?
Il trattamento pensionistico Opzione donna – calcolato secondo le regole del metodo contributivo – è stato prorogato anche per il 2023 dalla Legge di Bilancio, ma con alcune modifiche. Restano però validi i requisiti precedentemente previsti per chi li ha perfezionati entro il 31 dicembre 2021.
Ossia:
È possibile andare in pensione anche dopo la scadenza della misura opzionale.
Una nostra lettrice ha inviato il seguente quesito in merito a Opzione Donna 2023: “Per raggiungere i requisiti per Opzione donna al 31 dicembre 2021, ho fatto richiesta tramite CAF di riscatto astensione facoltativa per i pochi mesi che mi mancavano per i 35 anni di contributi. L’INPS non mi ha ancora risposto, volevo sapere se pagando il dovuto anche nel 2023 ho comunque conservato il diritto alla pensione anticipata. Grazie.”
La proroga di Opzione Donna per quest’anno, stando a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022, riguarderà solo determinate categorie di lavoratrici:
L’età per poter accedere a questo trattamento pensionistico è stata innalzata a 60 anni, prevedendo una riduzione di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di un biennio. Per chi si trova nella situazione descritta nel primo punto, l’età anagrafica richiesta è comunque di 58 anni, indipendentemente dal numero dei figli.
Le lavoratrici conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento una volta trascorsi:
Per poter conseguire la pensione bisogna cessare il lavoro da dipendente. Mentre non è richiesta la cessazione dell’attività autonoma.
Inoltre, secondo il principio di cristallizzazione del diritto alla pensione, si può accedere a Opzione Donna anche successivamente alla prima decorrenza utile. Infatti la possibilità di fruire della pensione anticipata si ‘congela’ e il diritto può essere esercitato in un secondo momento: non sarà modificato da una nuova normativa che potrebbe cambiare (com’è successo) oppure eliminare la misura.
In merito alla richiesta della lettrice, confermiamo che può accedere a Opzione donna anche nel 2023. Come già evidenziato, grazie al principio della cristallizzazione del diritto, può andare in pensione anche dopo la data di apertura della finestra mobile. Ricordiamo che questo trattamento pensionistico determina, nella maggioranza dei casi, un ‘taglio’ dell’assegno previdenziale, in quanto si basa interamente sul calcolo contributivo.
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