Il costo medio di una casa in Italia equivale a circa 7/13 anni di lavoro. Una vita passata a pagare un mutuo e decurtare la retribuzione se si è fortunati ad ottenere il finanziamento.
Le grandi città rendono quasi impossibile comprare casa senza accollarsi un mutuo dalla rata onerosa.
La casa è il bene più prezioso di una famiglia. Gli italiani si sentono proprietari di immobili a differenza di altre nazioni in cui i cittadini non sono così attaccati all’abitazione. Tra affitto o mutuo la scelta ricade nella maggior parte dei casi – ove possibile – sul finanziamento per poter un giorno trovarsi con un patrimonio da lasciare ai figli o una fonte di reddito. Non per altro gli investimenti immobiliari sono tra le speculazioni preferite tra chi ha le risorse per poterli mettere in atto. I costi delle case nelle grandi città sono, però, fuori dalla portata economica di tante persone. Secondo una stima di Tecnocasa ci vogliono mediamente tra i sette e i tredici anni di stipendio per comprare un’immobile di circa 85/100 metri quadri nelle metropoli della nostra penisola con riferimento ai prezzi al metro quadro e alla retribuzione media di un dipendente.
La città più cara in assoluto per l’acquisto di una casa è Milano. Il prezzo medio al metro quadro è di 4.138 euro. Per comprare un’abitazione di 100 metri quadri, dunque, serviranno 413.800 euro. Un primato che porta il capoluogo lombardo in vetta alla classifica con 13 annualità di stipendi da accumulare per coprire il prezzo.
Segue Roma con 9,2 anni di retribuzione e successivamente Firenze con 9,1 annualità. La quarta città più cara con 8 annualità è Bologna mentre Napoli si trova al quinto posto con 7,4 annualità. Continuiamo con Verona e Bari a parimerito con 5,2 annualità e Torino con 5 annualità. A chiudere la classifica Palermo e Genova con rispettivamente 3,6 e 3,3 annualità. In generale, le grandi città prevedono mediamente 6,9 annualità.
Se i costi attuali sembrano alti basta dare un’occhiata al passato per capire che potrebbe andare molto peggio. Spostiamoci indietro nel tempo e arriviamo al 2006/2007. Quello sì che è stato un biennio tremendo per il mercato immobiliare. I costi delle case hanno raggiunto le 15 annualità a Roma, le 14 annualità a Milano e le 12,5 annualità a Firenze.
E nei prossimi anni cosa accadrà? Se nel 2022 il prezzo degli immobili è aumentato del 3%, nel 2023 si prevede un incremento del 6% a causa dell’inflazione e della scarsità dell’offerta. Per gli anni futuri occorrerà capire che piega prenderà l’anno in corso in relazione alla situazione geopolitica internazionale.
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