Cibo cotto e avanzi, come comportarsi per non sprecare ma anche per non rischiare la salute? Ecco le linee guida.
Per una buona economia domestica, ma anche per etica, non dobbiamo sprecare il cibo. Ci sono però delle accortezze da adottare, per non rischiare un’intossicazione.
Fare la spesa, preparare da mangiare e riporre in frigorifero o in congelatore gli alimenti è un’azione quotidiana. Forse non tutti sanno, però, che corriamo dei rischi sanitari. A volte, per “leggerezza” o ingenuità, non trattiamo il cibo (crudo o cotto) come dovremmo.
In questo articolo allora racchiudiamo una serie di consigli pratici, così da aiutare chiunque voglia conservare correttamente, e non sprecare, il cibo. Infatti possiamo organizzarci affinché ciò che abbiamo acquistato al supermercato duri il più a lungo possibile. Senza rischiare intossicazioni.
Le tossinfezioni, infatti, non ci colpiscono solamente perché un alimento è contaminato. qualsiasi cibo va incontro a degradazione, ed è proprio in questa fase che proliferano batteri e muffe. Alcuni di essi possono darci effetti “lievi”, come vomito o diarrea, ma in alcuni casi rischiamo addirittura la vita. Avere un frigorifero o un congelatore, dunque, non basta a scongiurare queste eventualità.
In frigorifero la crescita dei batteri rallenta, ma non si ferma. In congelatore, invece, possiamo abbatterla ma solo per un determinato periodo di tempo. Un cibo conservato troppo a lungo in congelatore perde anche le sue caratteristiche nutritive.
Per prima cosa, quando andiamo a fare la spesa, dobbiamo assicurarci di tutelare la “catena del freddo”. Ovvero, non dobbiamo esporre il cibo a shock termici. Carne, pesce e piatti pronti vanno messi nella parte più fredda del frigorifero. In quelli tradizionali, si trova vicino al reparto freezer, mentre in quelli combinati – coi cassetti-congelatore in basso – è nel cassetto delle verdure e nel ripiano appena sopra.
Un altro consiglio è quello di riporre il cibo distanziato, per far circolare meglio l’aria fredda. Inoltre gli alimenti vanno tenuti ben coperti o all’interno di contenitori idonei, per evitare contaminazioni tra cibi.
Se abbiamo preparato della carne, dei sughi o ci sono avanzati ad esempio i tuorli delle uova possiamo conservarli. Anche se cotti, però, nei cibi proliferano i batteri, e dobbiamo evitare di far arrivare la carica batterica a livelli pericolosi. Ciò è più frequente in estate, ovviamente, ma anche in inverno è necessario prestare alcuni accorgimenti.
Innanzitutto prima di riporre un cibo cotto in frigorifero o congelatore dobbiamo attendere che sia freddo. Se lo inseriamo caldo, sicuramente l’elettrodomestico consumerà più energia, per riportare la temperatura al freddo impostato. In caso di dubbio sullo stato del cibo, meglio riporlo in frigorifero comunque. Al massimo spendiamo un po’ più in bolletta, ma evitiamo tossinfezioni.
Infatti anche gli esperti del Centers for Disease Control and Prevention (CDC), consigliano di non aspettare più di 2 ore dopo la cottura o 1 ora se nell’ambiente si registra una temperatura di oltre 30 gradi.
Una volta che abbiamo deciso di conservare i cibi già pronti, abbiamo a disposizione delle tempistiche precise. Gli alimenti dovranno essere consumati entro un tot di tempo. Dunque muniamoci di pennarello per segnare le date, e soprattutto chiudiamo in sacchetti/contenitori idonei i nostri avanzi.
Ecco lo schema con i tempi massimi di conservazione, sia in frigorifero che in congelatore. Chi volesse approfondire, può consultare il sito dell’Organizzazione dei Consumatori e degli Utenti (OCU) da cui abbiamo ripreso la tabella che segue.
Alimenti bistecche di manzo | Frigorifero 2-4 giorni | Congelatore 6-12 mesi |
pollo o tacchino | 1-2 giorni | <=12 mesi |
braciole di maiale | 2-4 giorni | 4-6 mesi |
Tritare | 1-2 giorni | 3-4 mesi |
salsicce fresche | 1-2 giorni | 1-2 mesi |
Lattina di salsiccia (aperta) | <=1 settimana | Non |
Salumi e salsicce | 3-6 giorni | 1-2 mesi |
Uova | <=3 settimane | Non |
Tuorlo d’uovo o albume | 2-4 giorni | <= 12 mesi |
Maionese (vasetto aperto) | <=1 mese | Non |
Pasti pronti | 2-4 giorni | 3-4 mesi |
Salse e brodo di carne | 2-3 giorni | 2-3 mesi |
zuppe | 2-4 giorni | 2-3 mesi |
Pane | Non | 3-6 mesi |
Burro | 3-4 settimane | 6-8 mesi |
Pesce bianco | 1-2 giorni | 6 mesi |
Pesce azzurro | 1-2 giorni | <=3 mesi |
latte fresco aperto | 1-2 giorni | <=3 mesi |
Latte UHT | 3-4 giorni | Non |
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