I Buoni fruttiferi postali sono strumenti di risparmio preferiti dagli italiani per semplicità di gestione e garanzia di rimborso al 100%.
I BFP possono essere sottoscritti e rimborsabili in qualsiasi ufficio postale. Il rimborso può essere a vista (quindi immediatamente) presentandosi presso l’ufficio postale dove abbiamo sottoscritto il Buono oppure presso un altro sportello.
Se il rimborso avviene presso un altro ufficio postale, a causa dei dovuti accertamenti, il rimborso del capitale avverrà dopo 4 giorni lavorativi. Il denaro potrà essere in contanti nei limiti di cassa, oppure con vaglia postale, accredito su un conto corrente BancoPosta o su un Libretto postale. Da molto tempo ormai oltre ai classici Buoni postali cartacei Poste Italiane distribuisce anche Buoni dematerializzati. Questi sono sottoscrivibili e rimborsabili sia presso gli uffici postali sia attraverso il sito poste.it oppure l’App BancoPosta.
È importate ricordare però che, in questo caso, il sottoscrittore deve necessariamente essere titolare di un conto corrente postale o di un Libretto di risparmio postale. Infine, ricordiamo che alla scadenza naturale di un Buono dematerializzato il capitale e gli interessi maturati saranno versati direttamente sul conto corrente o sul Libretto di risparmio. In questo modo, il sottoscrittore non dovrà preoccuparsi dell’eventuale prescrizione del Buono.
Sono tanti i punti a favore dei Buoni postali, come la semplicità della gestione, la mancanza del costo di apertura e rimborso (tranne gli oneri fiscali). Inoltre, sono esenti da imposta di successione e hanno il vantaggio di una tassazione agevolata. Senza dimenticare che il capitale sottoscritto sarà rimborsato al 100% con gli interessi maturati a scadenza. È ovvio che l’applicazione dell’imposto di bollo (se dovuta) potrebbe determinare un valore netto inferiore a quello nominale sottoscritto.
Nonostante tutti gli aspetti positivi dobbiamo segnalare l’unico negativo: i tassi di interesse. Questi nel 2022 sono aumentati per ben due volte: a inizio luglio e a fine ottobre. Non sono tassi molto elevati, tranne per quelli applicati sul Buono dedicato ai minori del 4,50%, a tutt’oggi il più alto. Ed è normale che il rendimento sarà maggiore con i Buoni fruttiferi postali di lungo durata, anche se hanno tassi più bassi.
In totale sono 10 i Buoni postali che Poste italiane distribuisce. Tra questi però ci sono quelli che possono essere sottoscritti solo in determinate condizioni, come i Buoni:
Tra gli altri interessante anche il primo Buono Risparmio Sostenibile legato all’andamento di un indice azionario connesso al mondo ESG della durata di 7 anni.
Con la situazione economica che stiamo vivendo oggi è preferibile non lasciare tutto il denaro su un conto corrente ma di investire anche una piccola parte in un Buono postale magari di breve durata. Per esempio, potrebbe essere interessante il Buono 3×2 con scadenza dopo 6 anni e con un tasso di interesse a scadenza del 2%. Ma quanto sarà il guadagno a scadenza?
Per rispondere alla domanda possiamo aiutarci con vari strumenti messi a disposizione da Poste e dalla Cassa depositi e prestiti (CDP). Infatti, entrambi hanno nei loro siti calcolatori in grado di restituire il rendimento finale e il montante degli interessi dopo aver inserito alcuni dati come: tipologia del Buono; data di sottoscrizione; importo sottoscritto; data di rimborso. I calcolatori funzionano allo stesso modo ma per comodità utilizzeremo quello di Poste dove è possibile anche scaricare il file Excel con i dettagli del risultato.
Quindi, sul sito poste.it clicchiamo nella sezione “Risparmio e investimenti” e poi, nella finestra successiva, scegliamo “Buoni fruttiferi postali – Simula e Calcola – Calcola”.
A questo punto inseriamo: data di sottoscrizione: 19/01/2023; valore nominale: 5.000 euro; tipologia: BFP 3×2; data di rimborso: 19/01/2029. Ecco il risultato:
Altre informazioni ci dicono che il Buono fa parte della serie TF e che la data di prescrizione è il 20 gennaio 2039.
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